La richiesta è arrivata direttamente dalla polizia di Las Vegas. Cristiano Ronaldo dovrà sottoporsi all’esame del Dna, per poter effettuare un confronto con le tracce di materiale organico rinvenute sul vestito di Kathryn Mayorga. L’ex modella, oggi 34enne, alcuni mesi fa ha denunciato il calciatore della Juventus, accusandolo di violenza carnale. L’episodio risalirebbe al 12 giugno del 2009, quando il campione portoghese era in procinto di trasferirsi al Real Madrid, dopo aver giocato col Manchester United. A dare per primo la notizia, ottenuta dalle forze dell’ordine, è stato il Wall Street Journal.

Sembra che i legali del giocatore, che non ha mai negato di aver avuto un rapporto consensuale con la donna, siano intenzionati ad acconsentire al prelievo del Dna, giudicato assolutamente nella norma per un’indagine del genere.

Il legale di Ronaldo conferma la richiesta di un esame del Dna

Infatti Peter S. Christiansen, l’avvocato ingaggiato da Ronaldo per seguire questa vicenda, afferma in una nota come sia del tutto plausibile la presenza di tracce di Dna del giocatore sugli abiti indossati dalla Mayorga quella sera, perché in effetti i due sono stati insieme.

Il legale ha fatto anche sapere che la richiesta della polizia americana è stata ricevuta nelle scorse settimane delle autorità giudiziarie italiane.

Il calciatore della Juventus rischia l’incriminazione e il processo in Nevada, dove il reato, anche se compiuto 10 anni fa, non è caduto in prescrizione.

La presunta vittima ha denunciato il giocatore solamente lo scorso autunno, raccontando anche di aver ricevuto in passato 375mila dollari per non rendere mai pubblica questa vicenda, con un accordo privato che prevedeva anche penali salate nel caso in cui la donna avesse parlato.

Il racconto della notte delle presunte violenze a Las Vegas

I fatti si riferiscono al 12 giugno del 2009, quando Cristiano Ronaldo era in vacanza negli Stati Uniti, subito prima di incominciare la sua avventura col Real Madrid.

Kathryn Mayorga lavorava come modella nei locali di Las Vegas, dove si fingeva cliente per attirare i clienti.

Quella sera la ragazza aveva incontrato la star del calcio all'interno del Rain, un nightclub frequentato dalle celebrità.

Il calciatore l’aveva invitata a proseguire la sua festa nella sua suite, presso il Palms Casino Resort. Qui ad un certo punto il campione della Juventus avrebbe aggredito la donna, prendendola con forza e obbligandola a subire per alcuni interminabili minuti un rapporto, nonostante la giovane si fosse ripetutamente rifiutata.

Cristiano ha sempre negato questa parte del racconto, sostenendo che tutto quello che i due avevano fatto insieme nella camera d’albergo era stato assolutamente consensuale. La presunta vittima, pur denunciando le violenze e facendosi visitare subito dopo l’incontro con Ronaldo, all’epoca aveva evitato di fare il nome del giocatore.