Dopo il caso della 19enne di Padova, della 25enne di Firenze e la 60enne de L'Aquila, un altro caso di meningite. Il decesso è avvenuto il 14 gennaio al Policlinico Umberto I di Roma. Si tratta di un ragazzo di 15 anni che frequentava l'Istituto alberghiero Amerigo Vespucci e che, secondo quanto si sa, non era vaccinato. Come mette in evidenza il quotidiano romano Il Messaggero a poche ore dal ricovero dello studente nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Umberto I sono immediatamente iniziate le procedure della profilassi preventiva nei confronti dei parenti e degli amici del ragazzo.

A dare la notizia del decesso è stato direttamente l'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio. Il decesso si sarebbe verificato a seguito di sepsi meningococcica.

Il messaggio di cordoglio del ministro Bussetti

Appena appresa la notizia del decesso il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha espresso il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia del giovane studente attraverso un lungo post su Facebook. Anche perché, come riferisce lo stesso Bussetti nel post, il ragazzo deceduto aveva partecipato con altri compagni della stessa Scuola ad un'esperienza formativa presso il ministero dell'Istruzione. Bussetti ha anche colto l'occasione per rammentare che, in momenti come questi, è quanto mai necessario restare uniti e seguire attentamente le indicazioni delle Autorità Sanitarie.

Le indicazioni dell'Ufficio regionale scolastico

Come accennato sopra a dare immediatamente la notizia del caso di meningite avvenuto a Roma è stato l'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio. Di conseguenza l'Usr del Lazio ha dato seguito alle indicazioni ricevute emettendo immediatamente la circolare n°92 avente ad oggetto le disposizioni per attuare la profilassi contro il contagio da sepsi da meningococco.

Nella circolare viene specificato che tale profilassi si rende obbligatoria per gli alunni e i docenti della classe III sez. E che lo scorso 9 gennaio 2019 avevano partecipato allo stage formativo presso il ministero dell'Istruzione.

D'altra parte, l'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio ha precisato che, per precauzione, la profilassi sarà estesa a tutte le persone che hanno frequentato ultimamente l'Istituto alberghiero Amerigo Vespucci.

Il comunicato dell'Assessorato alla Sanità specifica, inoltre che, il giovane ragazzo deceduto non risulta che fosse vaccinato contro la meningite si è, perciò, provveduto ad inviare quanto necessario all'Inmi Spallanzani affinché si proceda all'identificazione del sierotipo del meningococco.

Giovani in età adolescenziale particolarmente a rischio

Inoltre, come mette in evidenza l'epidemiologo dell'Università di Pisa, Pier Luigi Lopalco, per quanto riguarda il contagio da meningococco gli adolescenti si troverebbero in una fascia d'età a rischio. Anche se, ammette l'epidemiologo, l'incidenza statistica è di un caso ogni 100.000 abitanti. Comunque, anche questa minima percentuale di rischio può essere eliminata attraverso un'opportuna vaccinazione.

Tanto più che, spiega sempre Lopalco, i vaccini attualmente disponibili sono efficaci e sicuri. Inoltre già in diverse regioni italiane è attiva la campagna vaccinale gratuita anche per gli adolescenti. Sempre secondo Lopalco questa malattia colpirebbe di più d'inverno in concomitanza con i virus influenzali.

Per completezza di informazione si ricorda che la meningite è un'infiammazione delle membrane che rivestono il cervello, dette appunto meningi, e che può avere origine sia batterica che virale. La più pericolosa sarebbe quella di tipo batterico causata dal germe emofilo di tipo B. Ogni anno, in Italia, si verificano circa 300 casi di meningite e il tasso di mortalità si attesta tra il 10% nei casi dovuti a pneumococco e del 12% nei casi da meningococco .