Ieri, 18 gennaio, è caduto il secondo anniversario dalla tragedia dell'hotel rigopiano quando, in seguito ad una valanga, persero la vita 29 persone che in quegli istanti si trovavano nella struttura abruzzese. Durante la commemorazione, i parenti delle vittime hanno apertamente contestato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rifiutando di fatto i fiori inviati dal Capo dello Stato in omaggio a coloro che sono deceduti in quella terribile giornata.

Applausi per Matteo Salvini e Luigi Di Maio

Quelli di ieri, a Farindola (provincia di Pescara), è stata una giornata all'insegna della commozione in ricordo delle 29 persone travolte dalla valanga di neve che due anni fa si abbatté sull'hotel Rigopiano.

Nel corso della cerimonia, i parenti delle vittime hanno aspramente criticato l'omaggio floreale inviato dal Presidente della Repubblica, mentre Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che hanno partecipato alla fiaccolata e alla messa in ricordo dei defunti, sono stati sonoramente applauditi.

Maria Perilli, madre di Stefano Feniello, che in quella tragica giornata si trovava a Rigopiano per trascorrere il compleanno insieme alla compagna (quest'ultima miracolosamente sopravvissuta), ha attaccato Sergio Mattarella, affermando: "A cosa ci serve una corona di fiori del Presidente della Repubblica oggi? Dovevano mandarci uno spazzaneve due anni fa". La donna ha aggiunto che, all'epoca dei fatti, sarebbe giunta una telefonata dal Quirinale nella quale i familiari sarebbero stati rassicurati, dicendo loro che presto sarebbe arrivato uno spazzaneve sul luogo della tragedia per prestare soccorso alle persone rimaste intrappolate nella trappola di neve e ghiaccio.

Invece, secondo la signora Perilli, il mezzo non sarebbe mai giunto a destinazione.

Un'altra vicenda paradossale è quella che ha visto coinvolto Alessio Feniello, padre di Stefano, al quale è stata comminata una multa di 4.500 euro per aver violato i sigilli apposti lungo l'area in cui due anni fa si consumò il dramma, nel tentativo di portare dei fiori per ricordare il figlio defunto.

L'uomo, durante la commemorazione di ieri, ha potuto parlare con Matteo Salvini, il quale lo ha rassicurato dicendogli che non dovrà pagare alcuna sanzione: "Ci manca giusto di essere multati per andare a portare fiori al figlio - ha affermato il ministro dell'interno - Se c'è una legge sbagliata, cambieremo questa legge".

Le famiglie delle vittime hanno consegnato dei ricordi a Salvini

Al termine della messa di commemorazione delle 29 vittime dell'hotel Rigopiano, Matteo Salvini ha rivelato che i familiari gli hanno dato l'opportunità di accedere alle loro case e nei loro negozi, consegnandogli anche dei ricordi dei loro cari. Infine il vicepremier ha sottolineato la sua passione per la montagna e ha elogiato l'Abruzzo, una terra che si rimbocca sempre le maniche senza chiedere nulla per ricostruire e ripartire, annunciando che presto tornerà per dare il suo apporto alla regione.