Si tratta di una storia singolare quanto inquietante e che ha lasciato nel panico centinaia di investitori del web. Succede in Canada, dove il fondatore di una delle piattaforme di Bitcoin è deceduto senza lasciare traccia della propria password di accesso. Le autorità si erano talmente insospettite della situazione da avere accusato la moglie dell'uomo di avere inscenato la sua morte, giungendo addirittura a richiedere il certificato di morte del defunto. L'uomo in questione, un giovane di appena 30 anni e di nome Gerard Cotten, era affetto dal morbo di Crohn ed è deceduto mentre si trovava in India.

Quando aveva deciso di fondare la piattaforma si era assicurato che nessuno, a parte lui, potesse accedere virtualmente al sito, creando una rete crittografica talmente fitta da permettere l'accesso esclusivamente dal suo dispositivo portatile e con la propria password, oltre che una serie numerosa di controlli di accesso. Sono così andati letteralmente perduti ben 150 milioni di dollari suddivisi in 430.000 Ethereum 6.500 bitcoin, 11.000 bitcoin SV, 11.000 bitcoin Cash, 35.000 bitcoin Gold e 200.000 Litecoin.

La morte prematura del Re dei Bitcoin e la terribile tragedia

Numerosi investitori sono caduti nel panico quando, per alcuni giorni, la piattaforma sulla quale avevano depositato i propri 'soldi' risultava completamente inaccessibile.

Sono state avvisate così le autorità competenti che hanno prontamente indagato sulla vicenda, accusando la giovane vedova di avere messo in scena il decesso del marito per incassare i suoi averi. Dopo il processo, avvenuto in Nuova Scozia, durante il quale la donna ha esibito il certificato di morte dell'ormai deceduto compagno, la vedova ha deciso di ingaggiare un esperto in sicurezza informatica per aiutare le autorità e coloro che avevano investito sulla piattaforma.

Il tecnico ha tentato più volte di violare i numerosi livelli di sicurezza, riuscendo solamente a prelevare qualche numero telefonico ed indirizzi di altri dispositivi legati a Cotten.

QuadrigaCX, questo è il nome della piattaforma che da giorni sembra avere scatenato il panico tra la folla e che, al tempo stesso, sta mettendo a dura prova la bravura e le capacità di alcuni tecnici canadesi. Tra l'altro, essendo i Bitcoin criptovalute reperibili solamente sul web, quindi prive di materiale solido, le legislazioni vigenti si trovano impossibilitate a stabilire le modalità di eredità.