Per quanto Matteo Salvini venga descritto come sereno e tranquillo per la questione del caso Diciotti, i suoi comportamenti fanno trasparire la sua preoccupazione. Andare di persona a controllare i faldoni del processo o recuperare le carte per preparare un'eventuale difesa indicano chiaramente le preoccupazioni del ministro dell'Interno.

Preoccupazioni che in Matteo Salvini sono aumentate non tanto per la richiesta di autorizzazione a procedere da parte del tribunale dei Ministri, quanto per il dubbio che i suoi alleati di Governo possano cedere alle pressioni di Alessandro Di Battista e Roberto Fico.

Così facendo il M5S eviterebbe un dietrofront sul fronte giustizia (che potrebbe essere loro fatale) e voterebbe sì per la richiesta di autorizzazione a procedere, mandando Salvini a processo per il reato di sequestro di persona.

L'ultimatum di Matteo Salvini

Nonostante la strategia di Matteo Salvini e della Lega di non rispondere ad accuse e provocazioni, i numerosi scontri che li stanno vedendo protagonisti logorano sempre di più i loro rapporti. Tanto che Salvini si è sentito in dovere di confrontarsi con il premier Giuseppe Conte lamentandosi del fatto che Luigi Di Maio continua a tenere la situazione in bilico non rivelando come intende far votare il suo partito e spiegare che la situazione non può andare avanti così,

Ovviamente, per Salvini la questione non è tanto il sapere come il M5S voterà, ma far votare contro l'autorizzazione a procedere.

Imperativo trapelato anche da una dichiarazione rilasciata ai suoi collaboratori, riferendosi al Movimento: "Forse non hanno capito quali conseguenze avrebbe un voto contro il governo".

Alessandro Di Battista: un altro problema per Salvini

Un'altra spina nel fianco per Matteo Salvini, e per i rapporti tra la Lega e il M5S, è Alessandro Di Battista, spesso impegnato, attualmente, ad insultare il leader della Lega. Questione affrontata direttamente a telefono con Di Maio, al quale Salvini avrebbe detto che "Se qualcuno continua a darmi del rompic***i le cose si fanno complicate", riferendosi ovviamente a Di Battista.

Il Caso Diciotti, la questione della Tav Torino-Lione, gli insulti di Alessandro Di Battista: i problemi tra i due alleati di governo diventano sempre più numerosi e complessi, il Movimento sembra non voler cedere da nessun punto di vista e la strategia "calma e pacata" di Salvini vede sempre più falle. Che abbia ragione Salvini? Che il voto per l'autorizzazione a procedere sia davvero la goccia che farà traboccare il vaso?