E' scaturita una vera e propria polemica in seguito alla pubblicazione sulla propria pagina Facebook da parte del senatore leghista Paolo Arrigoni che ha postato sul noto social network una fotografia che ritrae due agenti di pubblica sicurezza della Polizia di Stato mentre firmano una petizione a favore del ministro degli Interni Matteo Salvini presso un gazebo allestito in piazza Arringo ad Ascoli Piceno, nella regione Marche. Sulla vicenda la questura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di inchiesta amministrativa atta ad appurare la realtà di quanto accaduto.
Le parole del ministro Salvini e del senatore Arrigoni
Sulla polemica è intervenuto anche Salvini: 'Da ministro degli interni, è mio interesse e premura che gli agenti della polizia di stato facciano il loro lavoro nel migliore dei modi al fine di proteggere la sicurezza dei cittadini. Considero assurde e surreali tutte queste polemiche' - commenta secco il leader politico del Carroccio. La fotografia che ha fatto scoppiare la polemica in un primo momento era stata eliminata dal senatore Arrigoni. Poi, però, nella giornata di oggi, domenica 3 febbraio 2019, l'esponente del Carroccio ha deciso di tornare sui suoi passi e ha ri-pubblicato l'immagine. 'Il gesto di firmare da parte dei due poliziotti è un atto di coraggio e generosità a sostegno del ministro Salvini.
Avevo cancellato la fotografia per motivi di privacy dei due ragazzi e per evitare che venisse strumentalizzata, come è successo, da parte di coloro che non vogliono far altro che buttare fango sul lavoro delle forze dell'ordine per attaccare il Governo' - ha dichiarato nel post di Facebook il deputato leghista. 'I due agenti hanno semplicemente voluto esprimere la loro libertà di opinione, così come sancito dalla nostra Carta Costituzionale' - conclude il senatore.
Le polemiche
Sul web sono prontamente scattate critiche e commenti di polemica, che si uniscono a quelle apparse pochi giorni fa all'indirizzo sempre di Salvini a causa delle divise delle forze dell'ordine che il ministro degli interni indossa di continuo per rilasciare interviste o fare comizi pubblici e perfino nel Transatlantico di Palazzo Montecitorio, dove le forze di polizia non potrebbero entrare.
'Non abbiamo parole. L'Italia sta diventando uno stato autoritario' - commentano polemici Andrea Maestri e Beatrice Brignone, membri della segreteria nazionale del direttivo dell'associazione 'Possibile', gruppo di militanti e sostenitori politici del PD.