I corpi senza vita di David e Benjamin - i due fratellini di 14 e 11 anni precipitati sabato scorso dal terrazzo della loro abitazione di Bologna - sarebbero stati ritrovati in una "posizione anomala": 6-7 metri oltre il balcone del loro appartamento. Gli inquirenti, propensi al momento per la caduta accidentale, sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia e, in Procura, è stato aperto un fascicolo senza indagati.
Il dramma
Il rione Barca, così come l'intera città di Bologna, è ancora scossa per quanto accaduto a David e Benjamin Nathan.
I due fratelli di origine africana, sabato mattina, sono precipitati dall'ottavo piano di una palazzina, in via Quirino di Marzio. Un volo di 25 metri che non ha lasciato loro scampo.
Con loro c'era il padre, un operatore socio-sanitario di 42 anni che, al momento della tragedia si trovava in bagno, per fare una doccia, e non si è accorto di nulla. L'uomo, poco prima, li aveva rimproverati per non avergli riportato il resto della spesa e, per questo, aveva vietato loro di uscire.
Cosa sia accaduto poco più tardi, al momento, è ancora un mistero: forse, i due ragazzini, si sono messi a giocare fuori, forse hanno deciso di scavalcare il balcone.
Alcuni punti da chiarire
La versione fornita dal padre di David e Benjamin, al momento sembra concordare con i rilievi.
Ma ci sono ancora diversi punti da chiarire. La polizia sta quindi proseguendo le indagini (coordinate dal procuratore capo Giuseppe Amato e dal pm Tommaso Pierini) e, in Procura, è già stato aperto un fascicolo conoscitivo che per ora è ancora senza ipotesi di reato e senza indagati.
Oggi, lunedì 25 marzo, verrà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo dei due giovani (in modo da escludere eventuali lesioni non compatibili con la caduta) e si spera che dall'esame possano emergere "tasselli" utili alla ricostruzione.
Quando sono stati ritrovati, i due ragazzini, respiravano ancora: dunque, è da escludersi che fossero morti prima della caduta.
Non ci sono testimoni oculari dell'accaduto e gli investigatori che stanno lavorando sulle "parabole di caduta" vorrebbero spiegare come mai i corpi sono stati ritrovati non sotto il balcone, ma a circa 6-7 metri di distanza dall’asse (a 5 metri dal garage): David era più esterno, mentre Benjamin più vicino al muro.
Al vaglio della Scientifica ci sarebbe anche una "discrepanza temporale" notata da alcuni vicini. Una ragazza, infatti, ha dichiarato di aver sentito due tonfi a distanza di 30 secondi l'uno dall'altro. Un altro vicino, invece, ha affermato che la differenza non superava i 5 secondi. L'unica certezza, comunque, è che i due fratelli non sono caduti nello stesso istante.