Mentre il mondo protestava durante lo sciopero del clima venerdì scorso, nelle due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, il killer australiano, Brenton Tarrant, uccideva quasi cinquanta musulmani. La tragedia ha sconvolto il mondo e posto di nuovo luce sui temi dell'intolleranza e del razzismo. Dopo l'attacco, Il Primo Ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha sentito l'esigenza di lanciare un appello contro l'ideologia di destra che renderebbe sempre verde la tematica del razzismo.

Il discorso di Jacinda Ardern al Parlamento

"Sicurezza significa essere liberi dalla paura della violenza, ma significa essere liberi dalla paura dei sentimenti di razzismo e odio".

Queste sono le parole con le quali la Premier neozelandese, Jacinda Ardern, si rivolge al Parlamento nella giornata del 19 marzo parlando della strage avvenuta venerdì scorso e facendo leva sul grande lavoro della polizia definito come "Un atto di coraggio", così come sulla pronta assistenza dei soccorritori. Il Primo Ministro, ha richiamato l'attenzione sugli effetti che un atto di violenza simile può suscitare nei giorni successivi e sull'importanza di vigilare per evitare possibili attacchi futuri.

"Respingo completamente l'idea che garantire un sistema come quello neozelandese abbia creato un ambiente in cui questo tipo di ideologia può esistere", ha affermato il Primo Ministro, con l'intento di far comprendere quanto ormai la piaga dell'intolleranza sia un problema globale e difficilmente circoscrivibile in un preciso territorio.

Un mondo sicuro, tollerante e inclusivo, è possibile, secondo la Premier, solo se si riconosce l'impossibilità di pensare il mondo ancora attraverso confini.

Il primato della Nuova Zelanda nell'accoglienza dei rifugiati

La Nuova Zelanda è uno dei Paesi con delle politiche d’immigrazione tra le più rigide al mondo. Paradossalmente, è proprio questo il motivo per cui più del 60% della popolazione è favorevole a rifugiati e immigrati, i quali provengono principalmente dai Paesi del Commonwealth come India, Pakistan, Bangladesh, Isole Figi, insieme con i profughi dell’Afghanistan.

Nonostante esistano delle minoranze politiche dichiaratamente xenofobe, nessuno scenario della Politica neozelandese ha mai presentato situazioni analoghe a quella italiana, in cui l'intolleranza verso lo straniero ha caratterizzato buona parte delle ultime campagne elettorali.

Cambiamenti climatici e paura del diverso: problematiche vicine

La sparatoria avvenuta il 15 marzo 2019 non ha distolto l'attenzione dall'urgenza di porre rimedio ai cambiamenti climatici, semmai ha acuito il problema, individuando le relazioni esistenti con il fenomeno migratorio. Spesso sono gli stessi governi sovranisti a negare l'esistenza del problema ambientale, non considerando che la progressiva diminuzione di risorse disponibili rischierà di far crescere l'odio verso chiunque diventerà un potenziale concorrente nell'approvvigionamento dei beni primari disponibili. Ogni paese corre insomma il rischio di chiudersi in un isolazionismo xenofobo, il quale non farà che aumentare l'intolleranza e la violenza. Spetta alla politica il compito di prevenire questo scenario.