I. O. (30 anni) è accusato di aver abusato ed ucciso la giovane Pamela Mastropietro (18 al momento della morte) e di averne infine fatto a pezzi il cadavere. O. è tornato, seppur indirettamente, agli onori delle cronache, in quanto l'ex compagna Michela Pettinari (40) ha ultimamente tentato il suicidio, ferendosi alla gola con un oggetto tagliente. Si ignora l'arma con cui la Pettinari abbia tentato di farla finita. Come riportato in un recente articolo de Il Giornale, potrebbe trattarsi di un taglierino o un coltello.

L'evento si è verificato qualche giorno fa a Pierdiripa (provincia di Macerata) all'interno dell'abitazione di un conoscente della donna.

Sarebbe stato lo stesso uomo ad accorgersi delle condizioni critiche della Pettinari che presentava ferite non soltanto alla gola, ma anche alle braccia e al ventre. In seguito sono stati subito contattati i soccorsi.

Caso Pamela Mastropietro: l'ex compagna di O. tenta il suicidio

Al momento non si comprende con esattezza perché Michela Pettinari, ex compagna di I. O. (presunto assassino di Pamela Mastropietro), abbia tentato il suicidio. Si ipotizza (ma ovviamente non è certo) che la causa sia da ritrovarsi in una grave forma di depressione, di cui la donna soffrirebbe dopo la perdita di entrambi i figli, affidati dalle istituzioni ad altri nuclei famigliari.

Presso il luogo del tentato suicidio sono sopraggiunti un'ambulanza del 118 e gli agenti della Squadra Volanti.

La Pettinari è stata immediatamente portata al pronto soccorso. Gli inquirenti hanno accertato che quello della donna sia stato un puro atto di autolesionismo. Al momento l'ex compagna di O. risulta fuori pericolo.

Pettinari e il nigeriano: genitori di due figli

Seppur con 10 anni di differenza, I. O. e Michela Pettinari sono stati insieme per molto tempo.

I due sono genitori di due figli. Dopo l'arresto del giovane nigeriano (attualmente recluso presso il carcere di Marino del Tronto), la donna è stata ospitata presso una comunità protetta. Mercoledì scorso, la Pettinari si sarebbe dovuta presentare in Tribunale per la terza udienza, ma un improvviso malore fisico le avrebbe impedito di partecipare al processo.

Le dichiarazioni di Vincenzo Marino al processo

Nel corso del processo al nigeriano I. O., il collaboratore di giustizia Vincenzo Marino ha pronunciato raccapriccianti dichiarazioni dinanzi ai giudici. Secondo la sua versione, dopo aver accoltellato Pamela Mastropietro, O. pensò che la 18enne fosse già spirata. Proprio per tal motivo, il 30enne sarebbe andato ai giardini Diaz per chiedere aiuto ad alcuni suoi conoscenti e connazionali. Tuttavia, nessuno avrebbe accettato di aiutarlo nei suoi turpi piani. I. quindi sarebbe tornato a casa e qui avrebbe iniziato a squartare il corpo di Pamela iniziando dal piede.