Dalla Svizzera arriva la cronaca di una vicenda giudiziaria dai contorni surreali. Pochi giorni fa, un poliziotto in servizio a Ginevra è stato condannato a un anno di carcere, con la condizionale, per eccesso di velocità; durante un inseguimento, nel febbraio 2017, ha superato i limiti imposti dal Codice. La vicenda è stata resa nota da Le Temps e Tribune di Genève e riportata da altre testate locali.

L'inseguimento

Tutto è iniziato il 4 febbraio di 2 anni fa. Intorno alle 3:40 del mattino, una volante venne chiamata ad intervenire dopo l'assalto ad un bancomat; la pattuglia si lanciò così all'inseguimento di un'auto con a bordo dei ladri nella speranza di raggiungerli e fermali prima del superamento del vicino confine francese.

L’agente imputato era alla guida del mezzo e, ritenendo pericolosi i fuggiaschi, aveva acceso sirene e lampeggianti e schiacciato l'acceleratore 'a tavoletta' superando su due diversi tratti i limiti di velocità.

Lungo la strada che porta ad Annecy (caratterizzata dal limite di 50 km/h) aveva anche deciso di spegnere sirena e lampeggianti (per non farsi notare dai malviventi in fuga) ed era arrivato a toccare i 126 chilometri orari (come testimoniato dal flash dell'autovelox che lo ha immortalato).

Sebbene la normativa elvetica relativa alla circolazione stradale affermi che un poliziotto non sia punibile se mentre è in servizio infrange la legge (purché, comunque, dimostri di aver tenuto un comportamento prudente), i giudici hanno ritenuto che la velocità raggiunta dall'agente sia stata comunque eccessiva.

Inoltre, hanno contestato anche la mancanza di prudenza: non avrebbe dovuto disinserire la sirena, in quanto l'inseguimento aveva come obiettivo l'intercettare dei ladri e non quello di salvare vite umane.

Trattato come un qualsiasi automobilista

Quanto riportato dai quotidiani svizzeri è stato confermato anche dall'avvocato del poliziotto ginevrino, Jacques Roulet, che ha dichiarato: "Il mio assistito pochi giorni fa è stato condannato come un qualsiasi automobilista che si è comportato da imbecille su un tratto di strada con limite di velocità a a 50 chilometri orari".

Poi, ha aggiunto che il Tribunal de police (il Tribunale di polizia) ha emesso la condanna applicando la sanzione prevista per la violazione dell'eccesso di velocità senza considerare il ruolo e la missione che competono ad un agente di polizia. Sebbene possa sembrare paradossale, la decisione dei giudici ginevrini ha più di un precedente.

A gennaio, ad esempio, il Tribunale federale ha deciso di respingere il ricorso presentato da un altro poliziotto ginevrino condannato al pagamento di 600 franchi per eccesso di velocità in quanto avevano ritenuto che il superamento del limite di 50 km orari non fosse - in quel caso - giustificato dall'urgenza della missione.