Viene operato ad un piede da un chirurgo affetto dal morbo di Parkinson e rimane invalido a vita. L’incredibile storia di malasanità è accaduta a Trieste ed è stato portato alla luce da un servizio de Le Iene, la trasmissione di inchieste giornalistiche in onda la domenica sera e il martedì sera su Italia 1.

Rintracciato dall’autrice del servizio, Veronica Ruggeri, il medico triestino ha però fermamente negato di essere affetto da qualsiasi malattia, tanto meno dal Parkinson.

Il chirurgo ha il morbo di Parkinson e sbaglia l’operazione: la scoperta de Le Iene

Le storia raccontata nel servizio trasmesso dalle Iene è quella di Roberto che, nel 2013, si è dovuto sottoporre ad una operazione all’alluce del piede sinistro definita ‘semplicissima, quasi ambulatoriale’: la rimozione di uno speroncino di osso in eccedenza della misura di 1-2 millimetri. I primi dubbi sul fatto che la mano del medico non fosse propriamente ‘ferma’ come deve essere quella di un chirurgo sono venuti a Roberto quando ha tolto i punti di sutura: “Ho visto una mano tremolante”, ha raccontato alla Iena, “Forzava con il bisturi ma non riusciva a tagliare il filo di sutura. Al terzo punto, dopo aver tagliato il filo, mi ha tagliato il piede, senza riuscire a fermare la sua azione”.

Il risultato è stato che Roberto, entrato in ospedale che camminava benissimo ne è uscito zoppo, anche perché, a seguito di consulti con altri specialisti, si è scoperto che l’operazione alla quale è stato sottoposto era eccessivamente invasiva, tanto da essere descritta nei referti come “immotivata, cruenta, radicale, decisamente aggressiva e sproporzionata rispetto all’entità del problema”.

La smentita del medico e la conferma del collega che ha fatto la diagnosi nel 2006

Il servizio delle Iene prosegue con la ricerca di riscontri al grave fatto denunciato che vengono trovati nell’ospedale dove l’uomo è stato operato. Qui, Veronica Ruggeri si imbatte proprio nel collega del chirurgo che gli aveva diagnosticato nel 2006 la malattia neurologica che causa bradicinesia e rigidità muscolare, sintomi del Parkinson assolutamente incompatibili con l’attività di un chirurgo.

A questo punto, non rimane che mettere il medico di fronte alle sue responsabilità e per questo l’inviata si reca nello studio dell’ortopedico, visto che non lavora più nell’ospedale dove fu fatta l’operazione nel 2013, sette anni dopo la diagnosi. Di fronte alle telecamere, il professionista nega fermamente di avere qualsiasi malattia ed arriva a chiamare la polizia per essere liberato dalla troupe di Italia 1.

Il servizio in questione, firmato dalla Iena Veronica Ruggeri, è andato in onda nella puntata del 10 marzo e sicuramente ha sollevato il velo su una vicenda che, se confermata, potrebbe avere risvolti nei confronti non solo del chirurgo ma anche di chi avrebbe dovuto fermarlo e non lo ha fatto.

Nel frattempo, l'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (ASUITS) ha diffuso una nota con la quale fa sapere che il chirurgo ortopedico protagonista del grave episodio non è un suo dipendente.