Da anni si lotta oramai per cercare di impedire o quantomeno ostacolare l'utilizzo dei dispositivi elettronici e in particolare del telefono mentre si è alla guida. Tuttavia, si tratta di un fenomeno molto diffuso e di difficile controllo, anche se ultimamente le multe e i provvedimenti disciplinari per questo tipo di comportamento sono incrementate nell'ultimo periodo. Per riuscire a fermare il fenomeno, però, l'ultima idea giunge direttamente da Genova, ma senz'altro si porterà dietro di sé numerose polemiche e discussioni. Presto, infatti, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, in mezzo al traffico ci potrebbero essere i vigili urbani, ma senza indossare la divisa in modo da non rendersi riconoscibili dai cittadini.
I vigili in borghese dovrebbero circolare a bordo di moto enduro, a caccia di automobilisti al telefono. Una vera e propria guerra, dunque, nei confronti di chi utilizza smartphone e strumenti simili, che se dovesse portare a benefici reali potrebbe essere presto esportata anche in altre città del nostro territorio.
I vigili urbani circoleranno per le strade senza divisa: obiettivo fermare l'uso del telefono in auto
L'assessorato alla Sicurezza del Comune di Genova e della polizia municipale, attraverso alcuni dati presentati hanno spiegato i motivi che hanno portato ad attuare questo tipo di comportamento contro chi utilizza lo smartphone mentre si trova al volante. Nel giro di pochi mesi, in particolare nel bimestre tra gennaio e febbraio 2019 le multe si sono triplicate rispetto all'anno precedente.
Per questa ragione si sta mettendo in atto questo tipo di strategia che potrebbe essere estesa a tutta la città di Genova e dopodiché anche in altri luoghi. Come già detto, i vigili urbani controlleranno ed eventualmente sanzioneranno chi sarà sorpreso alla guida col telefono tra le mani.
Le dichiarazioni del comandante di polizia e dell'assessore alla Sicurezza di Genova
Sul provvedimento è intervenuto anche il comandante della polizia locale, Gianluca Giurato, che ha spiegato come in poche ore dopo aver messo in atto questo tipo di test, sono subito balzati alla luce dei risultati piuttosto elevati e non trascurabili.
Sempre nel primo bimestre dell'anno 2019 sono aumentate anche le sanzioni per quanto riguarda il superamento del limite di velocità in alcune zone che sono considerate le più critiche. Come ad esempio Corso Europa, dove in quest'ultimo periodo è stato sorpreso un motociclista a guidare ad una velocità di 142 chilometri orari. In via Adamoli, da sole trentacinque multe si è passati a centoquarantuno, mentre in val Bisagno da quindici a centocinquantasette. Anche l'assessore alla Sicurezza, Stefano Garassino, ha spiegato che l'obiettivo di tutto questo è quello di aumentare la sicurezza facendo sì che ci sia maggiore prevenzione, informazione e controllo. Un provvedimento dovuto probabilmente al fatto che, secondo l'Istat, Genova è una delle città in cui si verificano il maggior numero di incidenti.