Nel 2017, per la prima volta nella storia, gli astronomi hanno avvistato nel nostro sistema solare un oggetto interstellare: Oumuamua, un meteorite proveniente da regioni dello spazio al di fuori del nostro sistema solare. Il mistero di cosa sia realmente appassiona ormai da anni la comunità scientifica, anche se è probabile che si tratti solo di un asteroide molto particolare. Questo però non vuol dire che Oumuamua sia necessariamente il primo visitatore interstellare passato dalle nostre parti. Secondo una nuova ricerca, nel 2014 infatti si sarebbe sbriciolata nella nostra atmosfera una meteora dalle caratteristiche altrettanto particolari.

Un oggetto simile a Oumuamua potrebbe averci colpiti nel 2014

Nel nostro sistema solare sta transitando Oumuamua, una meteora interstellare dalle caratteristiche decisamente particolari. Avvistata nel 2017, era considerata fino ad oggi la prima visitatrice interstellare a noi nota. Se però Oumuamua è il primo oggetto interstellare rilevato, non significa ovviamente che sia stato il primo. Solo cinque anni fa infatti l'atmosfera della Terra è stata colpita da qualcosa che potrebbe essersi originato al di fuori del nostro sistema solare.

In un articolo (i risultati dettagliati sono disponibili sul sito arXiv e sono stati inviati all'Astrophysical Journal Letters) una coppia di ricercatori di Harvard ha ipotizzato che la meteora scontratasi con l'atmosfera terrestre nel gennaio 2014 potesse essere in realtà un altro viaggiatore interstellare dalle origini lontane e misteriose.

Mentre Oumuamua però è destinato ad abbandonare per sempre il nostro sistema solare, proseguendo nel suo viaggio, la meteora del 2014 è caduta proprio sul nostro pianeta, disintegrandosi nei cieli della Papua Nuova Guinea.

La meteora caduta sulla Papua Nuova Guinea

Il primo autore della ricerca, l'astronomo Amir Siraj, ha dichiarato a Newsweek: "Invece di guardare lontano nello spazio, abbiamo pensato: perché non guardare localmente e trovare oggetti interstellari più piccoli mentre si scontrano con l'atmosfera della Terra?".

Partendo da questa idea e lavorando con l'astrofisico di Harvard Avi Loeb (lo stesso che ha avanzato l'ipotesi che Oumuamua sia di origini extraterrestri), Siraj ha esaminato il catalogo degli impatti tenuto dal Centro per gli studi NEO della NASA (CNEOS). Proprio qui ha trovato qualcosa che poteva interessarlo: una palla di fuoco del 2014 che bruciò nell'atmosfera terrestre a una velocità di circa 60 chilometri al secondo.

Siraj e Loeb, calcolando la traiettoria della meteora in base alla sua velocità, hanno scoperto che l'oggetto non era legato orbitalmente al Sole. Ciò, in parole povere, può significare che proveniva dall'esterno del nostro sistema solare e che solo per caso si è schiantato proprio nella nostra atmosfera. È un'ipotesi non ancora sottoposta a uno studio approfondito, ma comunque è stata accolta già con favore da alcuni astronomi.