Una donna incinta di circa 40 anni è stata rinvenuta senza vita all'interno dell’appartamento di Cassano allo Ionio (Cosenza), nel quale conviveva da qualche anno con il marito. Il cadavere della donna è stato ritrovato da alcuni familiari che, nella serata di ieri, avevano un appuntamento con la vittima per compiere alcune commissioni.

Dopo un lungo interrogatorio, il marito della donna ha confessato di averla uccisa perché sotto effetto di sostanze stupefacenti ed è stato condotto nella nottata dai carabinieri presso la casa circondariale; nell'immediato sono state avviate le indagini che permetteranno discoprire il movente dell’omicidio.

Secondo alcune fonti, la vittima aveva avuto in passato precedenti penali ed avrebbe scontato una pena nell'anno 2006 per spaccio di droga.

Romina morta per trauma cranico

Nella giornata di ieri, Romina Iannicelli, 40enne originaria di Cassano allo Ionio, incinta, è stata rinvenuta senza vita all'interno del suo appartamento da alcuni suoi parenti con la quale la donna doveva uscire. Sul luogo del delitto è stato tempestivo l’intervento degli agenti delle Forze dell’ordine, che arrivati sulla scena del delitto hanno ritrovato il corpo della donna riverso in una pozza di sangue.

Nell'immediato, gli agenti hanno allertato il personale medico sanitario: inutili tutti i tentativi di rianimazione della donna.

La vittima secondo quanto dichiarato sarebbe morta sul colpo, uccisa con un’arma "impropria e convenzionale" che le avrebbe provocato un trauma cranico.

Confessa il marito, avrebbe agito sotto effetto di droghe

Secondo quanto dichiarato da alcune fonti, dopo poche ore dal ritrovamento del cadavere di Romina Iannicelli, è giunta la confessione del marito della donna, Giacomo De Cicco, uomo di 48 anni originario di Cassano allo Ionio.

L’uomo, che inizialmente non era stato reperito dagli agenti delle Forze dell’ordine, ma dopo un lungo interrogatorio svoltosi nella tarda serata di ieri avrebbe confessato di aver ucciso la moglie perché sotto effetto di sostanze stupefacenti che avrebbe assunto poco prima dell’omicidio. Gli investigatori stanno tutt'ora indagando sulle dinamiche dell’omicidio e su quanto di veritiero ci sia nella confessione del brutale assassino.

L’uomo, oltre ad aver dichiarato di aver abusato di sostanze stupefacenti, non ha rivelato il movente dell’omicidio commesso e sul quale tutt'ora gli inquirenti stanno indagando.

Dopo la cattura e l’arresto dell’uomo, il primo a rilasciare delle dichiarazioni è stato Eugenio Facciolla, Procuratore di Castrovillari, che ha voluto complimentarsi con i suoi collaboratori: ”Complimenti ai miei colleghi per aver risolto un altro omicidio, sono ottimi magistrati”.