"Più del 13% e un milione e mezzo di telespettatori in media": a dare l'annuncio che la Rai ha cancellato le ultime tre puntate del programma Che fuori tempo che fa è stato lo stesso conduttore Fabio Fazio, evitando di far polemiche ma citando numeri, a voler sottolineare ottimi risultati raggiunti in termini di audience e share. Chiude dunque in anticipo non Che tempo che fa, ma la versione del lunedì in seconda serata della popolarissima trasmissione che va in onda invece in prima serata su Rai 1. Il conduttore, sempre più spesso al centro di polemiche e molto criticato dalle forze politiche che oggi governano, è osteggiato soprattutto dal vicepremier Matteo Salvini che in più occasioni gli ha rinfacciato faziosità Politica e compensi elevati non in linea con un servizio pubblico.

Secondo alcuni si sarebbe trattato di una mossa della dirigenza di Rai 1, in quota leghista con la nuova direzione di Teresa De Santis, in sintonia proprio con la volontà di Salvini per ridimensionare, almeno in parte, lo spazio occupato sulla televisione pubblica da Fazio.

Saltano tre puntate, annuncio in diretta e comunicato della Rai

Ieri, domenica 12 maggio, in apertura del programma domenicale in prima serata Che tempo che fa, Fabio Fazio ha annunciato che stasera andrà in onda l'ultima puntata stagionale di Che fuori tempo che fa, che chiuderà quindi in anticipo la sua stagione televisiva. Fazio ha ringraziato il pubblico, elencando dati a suo favore per sottolineare la riuscita del programma.

Secondo la versione ufficiale fornita da Rai 1 tramite comunicato stampa, non c'è stato alcun taglio, ma si è trattato di un normale cambiamento nel palinsesto legato a un periodo elettorale e al bisogno di uno spazio di analisi del voto e di approfondimento elettorale nella fascia del lunedì sera. Per questo, lunedì 20 maggio ci sarà una puntata di Porta a Porta in vista delle elezioni europee.

Seguirà il lunedì successivo, il 27 maggio, un altro Porta a Porta speciale elezioni, dedicato appunto ai risultati del voto del 26. Invece il 3 giugno andrà in onda un film.

Il taglio delle puntate è avvenuto in un clima già rovente in cui, nel mirino delle forze del Governo, c'è il maxistipendio di Fazio e il leader della Lega ha rifiutato di andare ospite in trasmissione, almeno fino a quando "Fazio non si taglierà lo stipendio", pari a due milioni e 200 mila euro annui su cui ora indaga la Corte dei Conti. Secondo alcuni commentatori politici, si sarebbe trattato di una scelta fatta per colpire Fazio, riconosciuto quale nemico della Rai sovranista: il contratto del conduttore è blindato e perciò intoccabile almeno fino al 2021.

La risoluzione, appena presentata dalla Lega in commissione di Vigilanza Rai, per porre un tetto massimo ai compensi di artisti e conduttori e porre termine a contratti non idonei, non può avere effetti immediati. Secondo lo staff di Fazio, si sarebbe trattato proprio dell'ennesimo colpo basso, dopo gli stacchi pubblicitari tassativi imposti al programma, gli spot del talk show cancellati durante Sanremo e le polemiche per l'intervista dello scorso 3 marzo al presidente francese Macron per biglietti aerei che Fazio pagò di tasca sua.

Bufera in Rai e scontro politico

Sulla decisione di chiudere in anticipo Che fuori tempo che fa la direzione di Rai 1 non aveva informato né l'amministratore delegato Fabrizio Salini, né la direzione editoriale e palinsesti.

Il manager, "molto irritato" per l'accaduto, ha convocato oggi la direttrice di Rai 1 Teresa De Santis, chiedendo una relazione in merito. Le posizioni a Viale Mazzini sono diversificate: per Salini, Fazio "è un talento", ma per il presidente Rai, Marcello Foa nell'azienda pubblica "del cambiamento rispettosa del canone pubblico" salta all'occhio il compenso troppo elevato del presentatore.

Per il consigliere di amministrazione in quota Carroccio Igor De Biasio, Fazio può anche rappresentare un'opportunità purché abbia uno stipendio accettabile agli occhi degli Italiani che lo pagano e si trasferisca su un altra rete, Rai2 o Rai 3. Rita Borioni, consigliera di amministrazione Rai vicina al Pd, considera Fazio il "capro espiatorio di un clima interno ed esterno che vede lui come bersaglio da colpire".

Zingaretti, leader del Pd, parla di censura alla libertà di espressione. Salvini nega interventi della Lega: "Non mi occupo di palinsesti". E a Radio24: "Mi dà fastidio una trasmissione politica con compensi milionari pagati dagli Italiani".