"Francamente, con tutto il rispetto per il ministro dell’Interno, a noi fa un baffo una critica come questa": così ieri sera alle 20, in diretta, in apertura del telegiornale de La 7 di cui è direttore, Enrico Mentana ha risposto alla provocazione a distanza di Matteo Salvini che in campagna elettorale, in vista delle elezioni europee, è tornato a criticare chi fa informazione.

Dopo le accese e ripetute polemiche su Fabio Fazio di cui è il maggior detrattore per l'elevato stipendio e una linea editoriale dei suoi programmi ritenuta faziosa, Salvini si è scagliato contro i notiziari.

Il leader della Lega e vicepremier, durante un comizio ha detto che i telegiornali "parlano solo di fesserie di cui non importa niente a nessuno".

Salvini attacca l'informazione, la replica pungente di Mentana

Matteo Salvini sta girando l'Italia in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Ieri, il ministro dell'Interno durante un comizio a Legnago, in provincia di Verona, dal palco ha detto a una piazza gremita di gente che il Tg1 come il Tg5 e il Tg La7 "parlano solo di fesserie" omettendo, invece, di riferire dei temi che lui affronta nei suoi comizi. E su Twitter ha scritto che "a programmi tv, giornali e telegiornali che fanno solo comizi di sinistra", preferisce i milioni di italiani che ragionano con la propria testa.

All'affondo del vicepremier, ha replicato ieri Enrico Mentana dedicando quasi due minuti di risposta ad apertura dell'edizione serale del telegiornale da lui condotta.

Il giornalista, dopo aver testualmente riportato le parole usate da Salvini per definire i principali telegiornali italiani, ha detto che, dopo scrittori e conduttori, il leader leghista ha pensato di attaccare i tg perché "evidentemente lui, o chi gli indica gli obiettivi comunicativi, pensa che faccia gioco". E invece, una critica del genere, lo lascia del tutto indifferente.

Quindi, con l'ironia che spesso contraddistingue le sue prese di posizione, Mentana ha chiesto quali dovrebbero essere gli argomenti da affrontare dai tg. Si è domandato se si debba occupare del concorso 'Vinci Salvini', il gioco a premi realmente lanciato sui social dallo stesso ministro dell'Interno in vista delle elezioni europee. Mentana ha pure chiesto se il suo tg debba occuparsi dei "centinaia di migliaia di rimpatri che un anno fa erano stati promessi in campagna elettorale e che non ci sono stati affatto".

Il giornalista ha poi chiarito che, come negli anni passati in cui il diritto alla critica verso chi ha governato prima di Salvini non è mai venuto meno, non accadrà ora: "Certo queste cose non fanno paura, e non modificano il nostro modo di lavorare", ha concluso definendo il suo modo di procedere 'sine ira et studio', espressione usata dallo storico latino Tacito per indicare senza ira e arroganza.

Arriva anche la risposta del Tg1

Qualche giorno fa, ci sono state 'scintille' in studio durante una puntata del talk show di approfondimento politico de La7 'Otto e mezzo', tra la padrona di casa, la giornalista Lilli Gruber, e lo stesso vicepremier Salvini. Quindi, è seguito lo scontro a distanza con Mentana. E dopo la risposta del direttore del Tg La7, è arrivata anche quella della redazione del Tg1.

In una nota, il comitato di redazione "con il rispetto che è dovuto al ministro dell'Interno per la carica che ricopre", ricorda a Salvini che la testata giornalistica nelle edizioni dalla mattina alla notte, informa i telespettatori sul dibattito politico istituzionale del Paese e su ogni ambito d'interesse, dalla Politica estera alla cronaca, passando per i temi di stretta attualità. Nella nota si sottolinea che i giornalisti del Tg1 sono impegnati in una missione di servizio pubblico, chiedono e meritano rispetto, e non si occupano di 'fesserie'.