Si sono vissute ore di paura ieri presso la riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto, sita a nord di Brindisi, e ricadente in parte anche nel comune di Carovigno: secondo quanto riferisce la stampa locale infatti un grosso incendio ha distrutto tre ettari di macchia mediterranea in località Torre Regina Giovanna. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco del comando provinciale con varie squadre, che hanno tentato in ogni modo di arginare l'incendio, che dalle 14 e fino al tardo pomeriggio di ieri ha interessato l'area in questione.

Vista la portata del rogo è intervenuto anche un canadair, che ha dato man forte ai pompieri lanciando dei potentissimi getti d'acqua che hanno limitato i danni alla vegetazione colpita.

Diversi episodi negli ultimi giorni

Il rogo di ieri pomeriggio non è il primo che si verifica a Torre Guaceto, in quanto l'altro giorno e ieri mattina si sono sviluppati altri due piccoli incendi, che però non hanno colpito fortunatamente le zone protette della riserva. Quello di ieri pomeriggio è stato però il più grave di tutti, in quanto il leggero vento di maestrale, con velocità comprese tra i 10 e i 12 nodi, ha fatto avanzare le fiamme verso la parte più fitta della macchia mediterranea, proprio a ridosso della costa, dove di fatto si trovano gli ambienti protetti.

La riserva in questione custodisce una flora e una fauna sia di terra che marina molto importante, ed è meta ogni anno di migliaia di turisti, ma anche di tantissima gente locale che trascorre qualche ora di relax all'interno dei suoi boschetti a ridosso della costa e sulle sue spiagge di sabbia bianchissima. Ieri è stata immediata la richiesta di intervento non appena la gente del posto ha visto il denso fumo nero uscire dalla macchia mediterranea.

Molto probabilmente le cause del rogo, come ha spiegato anche il Consorzio di gestione di Torre Guaceto, sono dovute alla cattiva gestione di alcuni terreni agricoli localizzati proprio a ridosso dell'area protetta.

Probabilmente all'origine un rogo di sterpaglie

Secondo quanto riferisce il Quotidiano di Puglia, pare che all'origine dell'ennesimo incendio nella riserva ci sia un rogo di sterpaglie.

Nel 2007 gran parte dell'area naturalistica fu distrutta da un altro incendio, che stavolta partì da alcuni terreni a ridosso della statale 379, che passa poco lontano dal parco naturalistico in questione. Sulla vicenda è intervenuto il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino, che ha ringraziato di cuore i Vigili del Fuoco, che sono intervenuti immediatamente e hanno salvato gran parte della macchia mediterranea. Tarantino si è rivolto ai cittadini tramite i media locali, e ha fatto sapere che proteggere la riserva è un compito di tutti e che la gente deve essere responsabile. "Rispettate le regole, non accendete fuochi per pulire i vostri campi" - così ha chiuso il suo intervento il presidente.