Alle 11:15 una scossa di Terremoto di magnitudo 3.3 della scala Richter ha colpito nuovamente la zona di San Pietro di Caridà, fra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, interessata nelle ultime settimane da un lungo sciame sismico. L'evento, secondo quanto riferito dall'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), avrebbe avuto il suo esatto epicentro 3 chilometri a sudest del centro di San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, e 3 chilometri a sudest di Dinami, in provincia di Vibo Valentia. L'ipocentro sarebbe stato individuato a 21 chilometri di profondità, risultando così una delle scosse più profonde dall'inizio dello sciame sismico.

L'evento è stato sentito dalla popolazione nei comuni più prossimi all'epicentro del terremoto, come si può evincere dal sito "L'hai sentito il Terremoto?" che pubblica dati in tempo reale basati su questionari compilati dai soggetti che hanno avuto esperienza diretta del sisma.

Non risultano danni a cose o persone.

Si tratta del terzo terremoto di magnitudo superiore a 3 in un mese nel comune di San Pietro di Caridà

Quello delle 11:15 di oggi è il terzo terremoto di magnitudo superiore a 3.0 nel comune di San Pietro di Caridà da quando è iniziato lo sciame sismico, ossia il 20 maggio 2019, esattamente un mese fa. In questo periodo sono state tantissime le scosse che si sono susseguite in un raggio di 30 chilometri dal comune più interessato.

Oltre ad esso vi sono anche i comuni vicini di Galatro e Molochio, entrambi in provincia di Reggio Calabria.

La maggior parte degli eventi verificatisi fino ad oggi è caratterizzata da una magnitudo molto bassa, inferiore a 2.0. Le scosse superiori a magnitudo 2.0 della scala Richter sono state complessivamente 23, 3 delle quali sono state superiori a magnitudo 3.0.

L'evento più forte dall'inizio di questo sciame è stato quello che si è verificato la notte del 27 maggio 2019, con una magnitudo pari a 3.6 della scala Richter. Gli eventi hanno avuto un ipocentro compreso fra 8 e 21 chilometri di profondità.

L'area interessata dal terremoto è notoriamente ad elevato rischio sismico

L'area interessata dal terremoto e dallo sciame sismico cominciato il 20 maggio è caratterizzata da un'elevata sismicità.

Lo stesso comune di San Pietro di Caridà, teatro della maggior parte degli eventi fin qui verificatisi, è considerato - nella classificazione sismica dei comuni italiani - in zona 1, ossia ad elevato rischio sismico. In effetti quest'area è stata colpita nel 1928 dall'ultimo forte terremoto che la regione Calabria abbia sperimentato, dopo l'evento distruttivo del 1908.