"Non dico chi è stato, però non sono stato io a rubare": ieri, all'uscita del tribunale di Milano, Marco Carta, il cantante di 34 anni, vincitore di 'Amici di Maria De Filippi' nel 2008, e poi, l'anno successivo, del Festival di Sanremo, di voglia di parlare ne aveva davvero poca per quanto era scosso.

Investito in poche ore da un ciclone mediatico, si è ritrovato in un'aula giudiziaria dopo essere stato fermato venerdì sera perché accusato di furto aggravato di sei magliette del valore di 1200 euro ai magazzini della Rinascente di piazza Duomo a Milano.

Un caso risolto a metà: il giudice non ha convalidato il fermo, ma l'artista sardo resta indagato per furto aggravato in concorso con Fabiana Muscas, l'amica di 53 anni che lo accompagnava: il processo è fissato per il 20 settembre.

Marco Carta, cosa è successo venerdì

Venerdì scorso, la Rinascente di Milano aveva promosso il 'Black Friday', giornata di sconti e di apertura straordinaria fino all'una di notte. Verso le 20 e 30, il cantante in compagnia dell'amica, è stato bloccato da alcuni addetti alla sicurezza e poi fermato dalla polizia locale per furto aggravato. Al controllo all'uscita, dopo aver oltrepassato le barriere anti-ladro, è scattato l'allarme sonoro. I due sono stati invitati a rientrare nei magazzini per un controllo: nella borsa della donna sono state trovate sei magliette del valore di 1200 euro appena trafugate, un cacciavite con il quale era stato tolto dagli indumenti l'antitaccheggio, non i cartellini magnetici che, rimasti attaccati, hanno fatto suonare i rilevatori.

Per il vincitore di 'Tale e Quale Show', venerdì erano stati disposti gli arresti domiciliari in vista del processo per direttissima che si è tenuto ieri a porte chiuse al tribunale di Milano. In aula, il cantante ha attribuito la responsabilità all'amica che ha confermato la sua versione: il giudice, come riferito dal difensore Simone Ciro Giordano, ha convalidato il fermo per lei, ma non per Carta che è tornato in libertà, restando indagato e rinviato a giudizio per concorso in furto aggravato.

Il processo si terrà a fine settembre. Il vigilante che ha fatto scattare i controlli, sentito come testimone in aula, ha riferito che è stato insospettito dal comportamento anomalo dei due che si guardavano intorno di continuo, poi sono entrati in un camerino con in mano le t shirt, ma quando sono usciti le magliette erano sparite.

Le placche antitaccheggio tolte dalla magliette sono state poi ritrovate nei bagni. Inoltre, le telecamere avrebbero ripreso la donna che avrebbe passato una alla volta le sei magliette a Carta, e poi la propria borsa.

Ironia e insulti social, la difesa dell'amica Caterina Balivo

Ieri la notizia dell'arresto dell'artista era svettata immediatamente tra le top trend sui social, mentre il pubblico di fan e sostenitori si è diviso tra chi è rimasto incredulo, sospettando che si potesse trattare di una fake news, e i molti che, trasformandosi in fustigatori telematici, non si sono limitati a criticarlo sui social, ma sono passati agli insulti. Tra i commenti mordaci: "Da Mark Caltagirone a Marco Carta in prigione, è un attimo", o " La cosa più sconvolgente per me, è 200 euro a maglietta.

Forse il furto è a monte".

Giusto dieci giorni fa, il 21 maggio, Marco Carta ha festeggiato il suo compleanno negli studi televisivi di 'Vieni da me', trasmissione Rai condotta da Caterina Balivo. Proprio la conduttrice napoletana con cui il cantante è molto amico, ha preso le sue difese sui social. Su Instagram, Balivo, senza fare alcun riferimento esplicito al cantante, ha pubblicato una breve story dove scrive: "Guardo l’infinito del mare, e penso che i più amano deridere chi si trova in difficoltà psichica, o economica o familiare". Balivo si è chiesta in che mondo viviamo se non ci sia mai nessuno che tenda la mano a chi viva una difficoltà, o almeno sappia restare in silenzio. Per alcuni, dopo il recente coming out del cantante da Barbara D’Urso, si sarebbe trattato addirittura di una trovata pubblicitaria in concomitanza con l’uscita prevista per il prossimo 21 giugno del nuovo album 'Bagagli leggeri'.

Marco Carta, 'Io accusato ingiustamente'

Solo nel tardo pomeriggio di ieri, sono arrivate le dichiarazioni ufficiali del cantante sia via Instagram che sulla pagina Facebook ufficiale: Carta si augura che la stampa e il Web diano lo stesso risalto alla notizia della sua "estraneità al reato di furto aggravato", così come ne è stata data a quella del suo arresto.

Si è sentito ingiustamente accusato, e ha chiesto l'aiuto dei mezzi d'informazione per restituire serenità ai familiari e alle persone care, che "si allarmano e soffrono inutilmente". Ma la pioggia di critiche e meme ironici è appena cominciata.