Quattordici leoni in fuga. È allerta massima in una vasta zona a nordest del Sudafrica, dopo che alcuni esemplari sono riusciti a scappare dal Kruger National Park. In queste ore i poliziotti della provincia di Limpopo ed il personale dell’area protetta sono impegnati nella ricerca del branco, che, da quanto riporta la stampa locale, sarebbe stato visto aggirarsi nei dintorni della miniera di Phalaborwa Foskor, a pochi chilometri dal confine con il Mozambico. Il governatore provinciale ha diffuso un messaggio sui media e nei social in cui invita la popolazione alla massima prudenza ed a rimanere in allerta continua, mentre è stata stabilita una strategia d’intervento comune tra le diverse forze dell’ordine, per riuscire a catturare i felini scappati.

Probabilmente i leoni non potranno tornare nel Kruger National Park

Nel frattempo si discute del destino dei leoni: il governo vorrebbe che gli animali fossero catturati vivi e riportati nel Kruger, un'area protetta vasta ben 7.523 chilometri quadrati. Un’ipotesi contrastata da Ike Phaahla, portavoce del Sanparks, l’Ente nazionale dei parchi sudafricani, secondo il quale i felini non potrebbero tornare in quella zona, perché sarebbero nuovamente costretti a scappare. Infatti sarebbero in fuga per colpa di altri leoni dominanti, che li avrebbero cacciati dalle loro aree. Quindi andrebbe trovata una soluzione definitiva per il branco, che potrebbe essere un nuovo parco, in cui le bestie fossero libere di stabilire il loro territorio.

Rimane un mistero come i 14 felini abbiano fatto ad allontanarsi da una riserva praticamente blindata, che ospita altri 1600 animali della stessa specie.

Il bambino di due anni e mezzo aggredito dal leopardo

Solo poche ore prima della notizia della fuga dei leoni, il Kruger Park è stato teatro di un drammatico incidente che ha avuto come protagonista un leopardo: l’animale ha ucciso un bimbo di due anni e mezzo in circostanze ancora poco chiare.

A quanto pare l’episodio è avvenuto all’interno del recinto di sicurezza in cui vive il personale del parco nazionale. Il felino è entrato negli alloggi dello staff, nonostante la presenza di una recinzione elettrificata a protezione dell’area per i dipendenti, e lì ha aggredito il piccolo, per cui non c’è stato più nulla da fare, nonostante l’immediato ricovero nell’ospedale di Shongwe.

Subito dopo la tragedia una squadra di ranger ha dato la caccia al leopardo per ammazzarlo e così scongiurare il pericolo di nuovi attacchi. Dopo qualche ora infatti la bestia è stata abbattuta. Secondo gli specialisti l’abitudine al contatto con gli umani potrebbe aver spinto l’animale a perdere ogni paura e ad avventurarsi in quella zona.