C'è massima riservatezza da parte della Procura di Bari intorno ad un'inchiesta che potrebbe avere risvolti a dir poco clamorosi. Nei giorni scorsi, infatti, molti cittadini baresi hanno denunciato presunti voti di scambio alle recenti elezioni comunali, che hanno visto trionfare nuovamente il sindaco Antonio Decaro. Lo stesso primo cittadino, non appena ha saputo dei presunti episodi corruttivi di alcune forze politiche locali, si è offerto volontario ad accompagnare davanti agli inquirenti tutti i cittadini che sono stati protagonisti di tali episodi di corruzione.

Proprio nelle scorse ore, il sindaco ha accompagnato uno di loro in Procura e insieme hanno depositato la denuncia. Decaro crede che tali episodi siano di una gravità inaudita e ledono ovviamente la vita democratica della comunità da lui presieduta.

Sarebbero quattro gli indagati

Al momento trapelano pochissime informazioni dagli inquirenti, che ovviamente vogliono vederci chiaro attorno a questa storia. Quasi sicuramente gli indagati in totale sono 4, così si apprende dai media locali e nazionali, ma non è dato sapere altro. Visto il grado di riservatezza delle indagini i nomi di costoro non si conoscono. La Procura, inoltre, come riferisce l'agenzia Ansa, ha aperto diversi fascicoli di indagine, sempre in merito al reato di corruzione elettorale: tutti i procedimenti sono comunque seguiti dal procuratore Giuseppe Volpe.

Gli indagati avrebbero promesso agli elettori una serie di privilegi, come buoni benzina o addirittura denaro. Adesso il tutto dovrà essere accertato nelle sedi competenti, e se tutto dovesse risultare vero, così come raccontano molti cittadini, le conseguenze non sarebbero di certo piacevoli.

Salvini chiede informazioni, la Procura le nega

Nelle scorse ore anche il vicepremier, nonché ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha voluto vederci chiaro sulla questione. Il leader del Carroccio ha inviato una missiva in Procura, con la quale chiedeva informazioni in merito all'indagine in questione. Dal capoluogo barese è arrivato però un secco "no" alla richiesta degli uffici del Viminale, al quale il procuratore capo barese ha ribadito che sull'inchiesta, per ora, c'è la massima riservatezza.

Oggi pomeriggio i presunti episodi corruttivi del barese saranno oggetto di una interrogazione parlamentare a Montecitorio: la stessa è stata presentata da Giuseppe Brescia, deputato barese del Movimento Cinque Stelle e presidente della Commissione Affari. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si dovrebbero conoscere ulteriori dettagli su questa assurda vicenda.