La cittadina di Manduria, nel tarantino, è nuovamente sconvolta dal dolore per la perdita della loro concittadina, Annarita Massafra, di 51 anni. Si tratta della donna che sabato scorso, 29 giugno 2019, venne brutalmente investita da un'auto pirata che procedeva in via Egadi a San Pietro in Bevagna, frazione marittima della cittadina messapica. La donna si trovava ricoverata ormai da 5 giorni nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Santissima Annunziata" dove i medici hanno fatto di tutto per poterle salvare la vita. Nelle ultime ore la situazione è precipitata, in quanto il cervello della signora ha smesso di funzionare del tutto: l'encefalogramma eseguito ieri aveva già confermato che ormai l'attività cerebrale era assente.

Questo ha indotto i sanitari a prendere la decisione di spegnere le macchine che tenevano la Massafra ancora in vita: è straziante il dolore dei figli, Simona, Michele e Matteo, insieme a quello del marito, Gregorio Lenti (carabiniere ormai in pensione). Quella sera la donna, insieme a sua cognata, Silvana Foti, 47 anni, e al marito di quest'ultima, Cosimo Lenti (anch'egli un ex militare dell'Arma), stava tornando dalla festa rionale, quando all'improvviso l'auto condotta da un giovane 20enne manduriano ha travolto le due cognate, ferendo la Foti e scaraventando contro un muretto a secco Annamaria.

Il dramma sotto gli occhi del marito

Sabato c'era anche Gregorio con Annamaria, e lui, insieme al fratello, precedevano di poco le due donne.

All'improvviso un boato, violentissimo. Alcuni passanti hanno visto sfrecciare la macchina, una Fiat Grande Punto, che procedeva anche a fari spenti: il conducente non si è minimamente fermato a prestare soccorso, proseguendo la sua folle corsa. Alcuni passanti però sono riusciti ad annotare il numero di targa, per cui il giovane poco dopo è stato raggiunto a casa dai carabinieri, i quali lo hanno interrogato.

Il ragazzo dal canto suo ha riferito agli agenti in divisa che non si è accorto di aver colpito una persona, ma credeva che avesse solamente colpito il ramo di un albero. Inizialmente arrestato, è stato poi rilasciato: non si esclude che adesso la sua posizione possa aggravarsi. Potrebbe rischiare infatti dai sette ai dieci anni di carcere.

E intanto sotto inchiesta finisce proprio la sicurezza di quella strada, via Egadi, che da molto tempo sarebbe stata priva di illuminazione, e che solo all'indomani della tragedia sarebbe stata ripristinata.

Indaga la Procura

Adesso gli inquirenti vogliono vederci davvero chiaro su quanto successo quella sera di fine giugno. Il pm della Procura della Repubblica di Taranto, Antonella De Luca, ha disposto un nuovo sopralluogo sui luoghi della tragedia, questo in modo da verificare le condizioni del manto stradale e della pubblica illuminazione. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, su questi particolari potrebbe essere fatta definitiva chiarezza. Anche la famiglia dell'indagato è molto provata: secondo quanto riporta il quotidiano locale La Voce di Manduria, sulle sue pagine online, il 20enne si è chiuso in se stesso ed è molto provato per quanto accaduto.

Sabato il giovane stava tornando dal lavoro: svolge infatti la professione di panettiere in una attività commerciale del posto. Oggi a Manduria si terranno i funerali di Annamaria, i quali saranno celebrati nella Chiesa Madre alle ore 17:00.