Una bruttissima tragedia si è verificata nel marzo scorso nel Regno Unito, dove un 34enne, di cui per privacy non riporteremo le sue generalità, si è tolto la vita in seguito ad una grave situazione economica che lo ha colpito. Secondo quanto si apprende dai media internazionali, pare che il soggetto, che era anche padre di due bimbi, sarebbe rimasto con soli 4.61 sterline sul suo conto. L'uomo aspettava un bonifico da parte dell'agenzia britannica Universal Credit. Si tratta di una misura che consente di sostituire una serie di benefici in un unico pagamento, che è erogato mensilmente in arretrato: non appena si fa domanda per ricevere il bonifico, bisogna infatti attendere circa cinque settimane per poter ricevere le prime somme di denaro.

La madre dice alla stampa: 'Era disperato'

La vicenda è tornata alla ribalta in questi giorni, in quanto la made della vittima ha raccontato alla stampa quanto successo. La donna sarebbe infatti riuscita a sbloccare il telefono di suo figlio ed ha navigato nelle sue e-mail, ascoltando anche alcuni messaggi vocali. L'uomo infatti era proprio disperato, e aveva contratto un debito di circa 20.000 sterline. Quel giorno, che era il 18 marzo, prima di farla finita l'uomo postò una sua foto sui social che lo ritraeva in lacrime nella sua auto. La madre, sempre sulla stampa, si è chiesta perché si deve fare attendere così tanto una persona che è davvero disperata, come lo era appunto suo figlio. Secondo quanto dichiarato dalla donna, la vittima, prima di questa brutta situazione economica, l'uomo aveva denaro a sufficienza per poter sfamare i suoi figli, ai quali non gli è mancato mai nulla.

Phillip, proprio qualche mese fa, aveva lasciato infatti il suo lavoro di operaio in fabbrica proprio per prendersi cura dei propri bambini.

Un milione di persone sta già ricevendo il sussidio

Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Sun, un milione di persone sta già ricevendo il sussidio in questione in tutto il Regno Unito.

Il sistema sarà completamente implementato entro il 2023. Lo stesso Dipartimento per il lavoro e le pensioni ha riferito che è molto vicino alla famiglia dell'uomo che si è tolto la vita, ma sarebbe sbagliato comunque collegare quanto avvenuto esclusivamente al ricevimento dell'indennizzo che l'uomo aveva richiesto. Dallo stesso dipartimento hanno spiegato che "ci impegniamo a salvaguardare i soggetti vulnerabili" e che si opera sempre per fornire elevati standard di sicurezza. Sempre entro il 2023 i pagamenti saranno man mano più veloci. La madre dell'uomo ha anche riferito che suo figlio fosse cambiato nell'ultimo periodo, ed era diventato quasi un'altra persona.