Continua ancora a far parlare il caso della donna di 35 anni, originaria di Ostuni, che giovedì scorso è deceduta in una sala operatoria della clinica Mater Dei di Bari.

La signora si era recata presso la struttura sanitaria in questione per sottoporsi al cosiddetto bendaggio gastrico, una pratica chirurgica con la quale si riducono le dimensioni dello stomaco. Tale operazione si effettua generalmente soprattutto per dimagrire.

Qualcosa però giovedì non è andato nel verso giusto: la signora è entrata alle ore 9:00 in sala operatoria. Intorno alle ore 13:30 il marito si è accorto che qualcosa di grave stava succedendo e che c'era un'emergenza in corso.

I medici alle ore 18:30 hanno comunicato il decesso della signora.

A questo punto, dopo essersi consultato con il fratello della vittima, l'uomo si è recato presso la stazione dei carabinieri di Bari Carrassi, dove ha sporto formale denuncia. Fino alla giornata di sabato non vi erano iscritti nel registro degli indagati, ma nelle ultime ore si è avuta una svolta, e la Procura ha fatto iscritto tra gli indagati tre chirurghi. L'ipotesi di reato contestata loro è gravissima: omicidio colposo.

Oggi l'autopsia

Quella odierna sarà una giornata fondamentale per il caso in questione, in quanto proprio oggi, lunedì 22 luglio, si svolgerà l'esame autoptico sulla salma della sfortunata paziente. L'inchiesta è coordinata dal pm Grazia Errede.

La vittima, come si ricorderà era anche madre di un figlio piccolo. L'esame odierno sarà svolto dal medico legale Antonio De Donno, dall'anestesista Enrico Lauta e dal chirurgo Antonio Margari. Sicuramente dopo l'autopsia si potranno conoscere le reali cause della morte della 35enne, tutt'ora al vaglio degli investigatori.

Acquisita la documentazione clinica

Nel frattempo gli inquirenti hanno acquisito tutta la cartella clinica della signora. Secondo alcune notizie che giungono dalla parte lesa, la signora sarebbe deceduta a causa di una grave emorragia. Tutto questo comunque adesso dovrà essere stabilito dai relativi esami, e nelle sedi opportune.

Per questo si deve chiarire se le cause della morte della donna siano da imputare a negligenza medica oppure ad una tragica fatalità.

Il marito sapeva benissimo che l'intervento sarebbe stato piuttosto lungo, per cui quel giorno si è recato insieme alla consorte in clinica, attendendo il termine dell'operazione.

Al momento, comunque, non risulta che siano arrivate comunicazioni dalla stessa struttura sanitaria, e non è escluso che queste possano giungere già nelle prossime ore, quando sicuramente si avrà un quadro più chiaro di come siano andati i fatti.