Tragedia a Vittoria, in Sicilia, dove due cuginetti sono stati falciati da un Suv pirata mentre si divertivano a giocare nelle stradine del centro storico giovedì sera: Alessio è morto sul colpo, restano gravi le condizioni di Simone.

Il tragico incidente e l'omissione di soccorso

Doveva essere una sera d'estate trascorsa all'insegna del relax e della spensieratezza, ma la follia di un uomo ha finito per trasformare tutto ciò in una vera e propria tragedia: si parla di quanto accaduto giovedì sera in pieno centro a Vittoria, vicino Ragusa, sede di uno dei principali mercati ortofrutticoli del nostro Paese.

Alessio e Simone, rispettivamente 11 e 12 anni, due ragazzini come tanti che giocavano seduti davanti casa, su uno scalino di uno stabile collocato nel centro storico: la loro serenità viene improvvisamente turbata da una Jeep di colore nero, che sfreccia in strada a tutta velocità e finisce per investire entrambi, senza che nessuno possa far nulla per evitare la tragedia. Uno, Alessio, muore sul colpo, mentre Simone si ritrova improvvisamente senza gambe, in una pozza di sangue; l'autista del Suv, tuttavia, sceglie di non fermarsi e si dà alla fuga abbandonando al proprio destino i due cuginetti, al pari dei tre passeggeri che non prestano alcun soccorso alle vittime.

All'arrivo dell'autoambulanza, i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso del più piccolo dei due ragazzini, prima di dirigersi a sirene spiegate verso l'Ospedale di Vittoria, dove Simone è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato oltre cinque ore, prima di esser trasferito in elisoccorso presso il Policlinico di Messina.

L'arresto del pirata della strada

Eccellente il lavoro degli agenti della Polizia di Stato, che qualche ora dopo sono andati a prelevare il killer direttamente tra le mura di casa: si chiama Rosario Greco, pluri-pregiudicato 37enne, figlio di Elio Greco, "re" degli imballaggi di Vittoria, al quale sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 35 milioni di euro.

L'uomo è risultato positivo all'assunzione di droga ed alcol, con un tasso alcolemico quattro volte superiore ai limiti di legge: interrogato e poi tratto in arresto dagli inquirenti, ha confessato non soltanto di aver bevuto, ma anche di aver fatto uso di cocaina, perdendo lucidità alla guida. Situazione giudiziaria complessa anche per i passeggeri a bordo della Jeep nera, presentatisi volontariamente in Questura per fornire la propria testimonianza: i tre, dopo aver spiegato di esser fuggiti per paura di essere linciati dai parenti delle vittime, sono stati denunciati in stato di libertà per omissione di soccorso e favoreggiamento personale.