Stordito a colpi di bastone, quindi soffocato fino alla morte dalle donne con le quali condivideva l’appartamento: è l’atroce morte di Paolo Viaj, un uomo di 57 anni che è stato rinvenuto privo di vita all’interno dell’abitazione che condivideva con due donne di 52 e di 24 anni, immediatamente fermate dai Carabinieri.

Una relazione finita in tragedia

Le prime accuse formalizzate sono di concorso in omicidio volontario, ma stando ai primi rilievi e agli interrogatori che effettuati immediatamente dopo il fermo, le due donne si sarebbero assunte la responsabilità di quanto accaduto all’interno dell’appartamento nel rione popolare di Serravalle, in via Cal de Romani.

A chiamare i militari sono state loro stesse, Patrizia Armellin, 52 anni, donna con cui il Viaj aveva una relazione sentimentale da diversi anni, e Angelica Cormaci, 24 anni, un’amica della Armellin che non avrebbe avuto alcun altro rapporto con la vittima, sennò di amicizia.

Come si siano svolti i fatti, e soprattutto che cosa abbia portato all’omicidio. non è ancora chiaro, al momento si è a conoscenza che la vittima conviveva da tempo con Patrizia Amellin, circostanza testimoniata anche da diversi vicini di casa dell’abitazione in cui sarebbe nata la violenta discussione precedente all'omicidio. Secondo le prime dichiarazioni delle due donne, sarebbe scoppiata una lite che avrebbe coinvolto tutti e tre: le donne ai Carabinieri hanno detto di essere state aggredite da Viaj.

Armellin e Vian, quest'ultimo originario di Milano, si erano conosciuti su Facebook e avevano iniziato una relazione alcuni anni fa; avevano convissuto prima a Milano, poi in Grecia, quindi – dopo essersi lasciati per alcuni anni - si erano stabiliti da lei, quando la Armellin aveva messo la parola fine a un matrimonio finito male.

Di fatto Vlaj non aveva la residenza in Veneto, era un ospite della Armellin con cui, agli inizi della storia, aveva intrapreso un'attività commerciale aprendo un ristorante. I due avevano ripreso la storia da qualche anno e nonostante le parecchie discussioni andava avanti, fino all'omicidio dell'altra notte.

Prima stordito a bastonate, poi soffocato con un cuscino

La Armellin e la Cormaci si sono subito assunte le responsabilità della morte dell’uomo, dichiarando di essersi difese da una violenta aggressione. Al culmine della lite avrebbero colpito il Viaj più volte con un bastone e in un secondo momento lo avrebbero soffocato con un cuscino. Il PM di Treviso, incaricato delle indagini preliminari, ha ascoltato le due donne per diverse ora prima di formalizzare le accuse: in un primo momento però entrambe sono state portate al pronto soccorso per la cura di ferite, contusioni e abrasioni riportate durante la lite.

La discussione sarebbe nata per motivi futili, forse di carattere personale o per soldi.

La convivenza con la Armellin era nota ai vicini di casa, anche se i due facevano una vita piuttosto ritirata. I Carabinieri dovranno verificare il grado di coinvolgimento delle due donne per le quali è scattato il fermo.