Perdere il figlio nel giro di poche ore senza alcun segnale premonitore della malattia. I genitori del piccolo Giulio sono ancora increduli per la tragedia che li ha colpiti. Luca Cortiana, il papà, ripete all’inviato del Corriere della Sera i dubbi che lo arrovellano: il suo bambino era forte e sano, sempre in movimento e per nulla fragile. Niente faceva presagire i gravi problemi di Salute che l’hanno portato a morire nel giro di 12 ore. Erica, la mamma, ricorda come il piccolo di tre anni lunedì mattina stava bene, ma poi – verso le tredici – ha iniziato a soffrire di un forte mal di pancia.

La coppia non ha perso tempo e l'ha portato al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, paese in provincia di Vicenza. Giulio, arrivato tra le braccia della madre, appariva già debilitato e molto pallido.

Il bambino rimandato a casa dopo il primo ricovero

Secondo quanto riferito dalla mamma di Giulio al Corriere il dottore, che ha visitato il piccolo, l'avrebbe rassicurata diagnosticando una possibile disidratazione e suggerendo di dargli acqua e zucchero. Eppure la temperatura corporea del bambino risultava essere sopra la norma tanto che il personale medico dell’Ulss 7 gli ha somministrato una compressa di tachipirina per farla scendere. Inoltre i genitori del bambino hanno sottolineato che nessuno si sarebbe preoccupato di sottoporre il piccolo ad una serie di esami medici che avrebbero potuto chiarire le cause dei quel malore.

Non appena i medicinali hanno iniziato a fare effetto, facendo diminuire il dolore, il piccolo paziente è stato subito rimandato a casa senza essere trattenuto in osservazione per aspettare l’evolversi delle condizioni di salute che sono decisamente peggiorate in serata quando è stato riportato in ospedale – ormai molto sofferente – poche ore prima di morire.

La nuova corsa al pronto soccorso e la morte del piccolo Giulio

Nelle prossime ore il pm Luigi Salvatori disporrà l’autopsia sul corpo del piccolo per chiarire le cause della morte. Nel frattempo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo con i carabinieri che hanno già sequestrato le cartelle cliniche dalle quali potrebbero emergere elementi utili per chiarire l’accaduto.

Contestualmente scatterà, come atto dovuto, un avviso di garanzia per il medico che ha preso in cura il bambino in modo che possa nominare un consulente tecnico di parte in vista dell'esame autoptico. Nel frattempo i genitori si sono rivolti ad un avvocato che di recente ha seguito casi simili e, al momento, non se la sentono di accusare nessuno ma vogliono capire come mai non sono stati fatti subito quegli esami che avrebbero potuto far comprendere la gravità della situazione. La coppia ha riferito che non sarebbe stato effettuato nessun prelievo di sangue e che nessuno avrebbe provveduto a misurare la pressione o la glicemia al figlio. "Le analisi sono state svolte solo in serata, dopo un secondo ricovero del bimbo che stava sempre peggio" - ha riferito la madre. Dagli accertamenti sarebbe emerso che Giulio soffriva di diabete. Ma ormai il quadro clinico era disperato e il paziente è deceduto 12 ore dopo il suo primo ingresso al pronto soccorso.