Sono tanti i particolari che stanno emergendo in queste ore, dopo che i carabinieri del nucleo Ros di Palermo, nell'ambito dell'operazione denominata "Halycon", hanno tratto in arresto sette persone tra il comune capoluogo e Licata. Tra gli indagati sono finiti anche due "maestri venerabili" di altrettante logge massoniche siciliane: si tratta di Lucio Lutri, funzionario regionale 50enne, a capo dell'officina massonica denominata "Pensiero e Azione", e Vito Lauria, quest'ultimo numero uno della loggia "Arnaldo da Brescia". Proprio Lutri, secondo chi indaga, avrebbe messo a disposizione le sue conoscenze per favorire alcune attività illecite del clan mafioso di Licata, e per questo l'accusa nei suoi confronti è di concorso esterno in associazione mafiosa.

Secondo la Procura, il 50enne utilizzava i suoi contatti massonici al fine di intervenire con risolutezza in favore dei singoli associati. Proprio uno degli indagati, Giacomo Casa, si sarebbe rivolto al venerabile in modo che quest'ultimo potesse intervenire presso alcuni magistrati, i quali si sarebbero occupati del sequestro che aveva subito Angelo Stracuzzi. Difatti, la Corte d'Appello di Palermo, in data 26 marzo 2014, ha sequestrato a quest'ultimo numerosi beni: si tratta, in particolare, di 5 aziende che producevano cemento, case, fabbricati rurali e attività ristorative per un valore di circa venti milioni di euro.

Volevano 'aggiustare' procedimento di prevenzione

Secondo quanto riporta la testata giornalistica locale online Agrigento Notizie, il sodalizio in questione sarebbe sceso in campo per poter aggiustare il procedimento di prevenzione a carico dell'indagato Stracuzzi, che comunque poi è stato assolto dalle accuse ma comunque imputato.

In sostanza l'inchiesta "Halycon", come già detto in altri articoli apparsi su questa testata, ha documentato uno stretto rapporto tra le associazioni massoniche locali, la mafia e la Politica locale. In una delle intercettazioni eseguite dai Ros, Lutri si sarebbe vantato con alcuni affiliati alla cosca di Licata di non poter essere fermato in alcun modo.

Lutri espulso dalla massoneria

Nelle scorse ore, il Goi, proprio in seguito agli arresti effettuati dai carabinieri, ha espulso dall'organizzazione massonica Lucio Lutri. La notizia la si apprende direttamente dal commendatore Leo Taroni. Oltre ai due gran maestro sono state arrestate altre cinque persone, i quali sarebbero tutti parenti di alcuni boss della criminalità organizzata. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, ci potranno essere ulteriori aggiornamenti sull'inchiesta in questione.