Si chiamava Martina Aprile ed aveva soltanto venticinque anni la giovane mamma travolta e uccisa da un'auto questa notte mentre si accingeva a gettare i rifiuti nel cassonetto dell'immondizia.

Il violento impatto

Martina aveva da poco terminato la sua giornata lavorativa e, come di consueto, si apprestava a gettare i rifiuti nel cassonetto collocato sulla strada provinciale per Sampieri, a Cava d'Aliga (frazione balneare di Scicli), in provincia di Ragusa.

Nessuno avrebbe però potuto lontanamente immaginare che quella del 14 luglio sarebbe stata la sua ultima sera nel ristorante nel quale lavorava ormai da diversi anni.

La giovane donna, madre di un pargolo di pochi mesi, era uscita dall'attività commerciale intorno alle 2.00 per buttare i sacchi della spazzatura nei cassonetti collocati sulla carreggiata opposta; la venticinquenne viene però improvvisamente travolta da un'automobile che in quel momento stava percorrendo la provinciale e che non avrebbe fatto caso alla sua presenza, finendo per colpirla violentemente.

Il giovane alla guida del veicolo incriminato ha immediatamente prestato soccorso ai ragazzi, prima di cadere in un profondo stato di choc. Sul luogo dell'incidente sono giunti in pochi minuti i sanitari del 118, i quali hanno fornito i primi soccorsi alla vittima e ad un suo collega. Ogni tentativo di rianimare la giovane donna si è però rivelato infruttuoso: Martina sarebbe infatti morta sul colpo a seguito del violento impatto.

Immediato anche l'intervento dei Carabinieri del nucleo radiomobile di Modica e della tenenza di Scicli, che hanno effettuato i primi rilievi del caso volti a determinare l'esatta dinamica del sinistro.

Non desterebbero particolari preoccupazioni le condizioni di salute dell'altra vittima di questo incidente, tuttora ricoverata in ospedale, ma lievemente ferita.

Le indagini sul caso e l'arresto

L'incessante lavoro dei Carabinieri di Modica ha intanto già consegnato alla giustizia il "verdetto finale": non vi sarebbe stata una disattenzione alla base della tragedia della scorsa notte, ma la consapevole assunzione di sostanze stupefacenti.

Il trentaquattrenne alla guida della Y10 aveva infatti fatto uso (qualche ora prima) di cocaina e metadone, come dimostrato dalle analisi effettuate dai medici dell'Ospedale di Modica: l'uomo è stato tratto in arresto con l'accusa di omicidio stradale.

Il tragico bilancio del weekend

Questo è l’ennesimo incidente stradale, avvenuto nelle ultime ore. Sarebbero infatti ben tredici le giovanissime vittime che hanno perso la vita nei giorni passati, due delle quali proprio in Sicilia sempre per mano di guidatori che avevano assunto sostanze stupefacenti.