Doveva essere una sera come tante, l'altra notte a genova, per un sovrintendente della Polizia di Stato di 45 anni, di turno nel servizio volanti. A chiamare le Forze dell'Ordine erano stati, oltre ad alcuni cittadini allertati dalle urla provenienti da un appartamento, anche i genitori di un giovane che. armato di coltello, minacciava di uccidersi. Intervenuti sul posto, un appartamento in una palazzina al terzo piano nel quartiere Marassi a Genova, il sovrintendente ed i colleghi ricevono dai genitori del ragazzo la chiave della stanza in cui lo stesso si era barricato: il giovane si era già procurato evidenti ferite, di cui una, vistosissima, a forma di cuore sul petto.

Armato di coltello minaccia di uccidersi, poi accoltella il poliziotto che lo ha salvato

Affari di cuore, probabilmente. L'aspirante suicida aveva litigato con la fidanzata e per questo in preda ad un raptus, aveva deciso di farla finita. Il ventunenne brasiliano, con diversi precedenti di polizia sia specifici sia in materia di stupefacenti, alla vista degli agenti minaccia di suicidarsi posizionandosi a cavalcioni sulla finestra al terzo piano del sua abitazione. Sono attimi di tensione, i poliziotti intervengono prontamente.

Lo trattengono in tre e lui, in evidente stato di alterazione, colpisce ripetutamente, con diversi fendenti, il suo salvatore, il sovrintendente quarantacinquenne che lo teneva per una gamba.

Colpito a un braccio e alla mano, il poliziotto ha riportato quindici giorni di prognosi. Il ragazzo, invece, è attualmente piantonato all'ospedale San Martino di Genova, in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

I funzionari di Polizia hanno manifestato

Un brutto fatto di cronaca accaduto a un giorno dalla protesta che ha visto protagonisti ieri i neo funzionari di polizia scesi in piazza per contestare la riduzione delle pensioni e di stipendi.

Circa 300-400 commissari hanno dato vita ad una protesta ieri a Roma a Montecitorio: nominati l'anno scorso con il nuovo decreto legge, i neo funzionari sono equiparati a semplici agenti di polizia per quanto riguarda lo stipendio, la pensione e altri diritti. "Per la prima volta nella storia della Polizia - hanno detto in una nota gli organizzatori - siamo a parti invertite: i funzionari di Polizia in strada e i cittadini della Capitale che li vedono protestare in strada, in un sit-in cui esprimiamo il nostro disagio pubblicamente".

Una categoria assolutamente ignorata dal Ministero dell'Interno, una categoria che lamenta l'assoluta disparità tra le responsabilità e il ruolo ricoperto: "Continueremo a protestare affinché possano venire riconosciuti tutti i nostri diritti".