Paura questa mattina intorno alle ore 6:35 presso lo stabilimento Eni di Sannazzaro de' Burgondi, nel pavese, dove all'improvviso una forte esplosione ha interessato un impianto di gassificazione dell'isola 7. Per lo stesso era stato programmato un fermo per effettuare dei lavori di manutenzione. All'improvviso gli abitanti della cittadina lombarda hanno udito un forte boato, poi dalla fabbrica si è alzato una densa coltre di fumo nero, che ha reso l'aria irrespirabile. La deflagrazione sarebbe stata anche sentita nei comuni vicini. Sul posto sono subito intervenute le squadre d'emergenza interne e l'impianto è stato immediatamente evacuato per questioni di sicurezza.

Ripresa la normale attività lavorativa

Con una nota, la multinazionale Eni ha informato la stampa locale e nazionale che l'emergenza è rientrata, e che nella raffineria è ripresa la normale attività lavorativa. Inoltre, e questo è molto importante, non c'è stato nessun ferito. L'azienda riferisce che comunque continuerà a tenere aggiornata la gente di quanto succede all'interno dell'impianto.

Al momento non sono ancora ben note le cause che hanno provocato l'esplosione: quello che è sicuro, almeno secondo quanto riferisce la stessa Eni, e che non si è verificato nessun incendio e che l'emergenza è durata davvero poco tempo, circa un'ora. La fumosità generata dall'impianto si è dissolta in una decina di minuti.

Adesso l'azienda, grazie ai suoi tecnici, sta procedendo a valutare i danni provocati dall'incidente di questa mattina.

Sono impressionanti comunque le immagini riprese dai media locali, che mostrano le fiamme generate dalla potente deflagrazione e il fumo che fuoriesce dall'isola 7. Nonostante la scena sia stata impressionante, come già detto, non ci sono state vittime o feriti.

Altre esplosioni nella stessa raffineria

Come riferisce Repubblica sulle sue pagine online, la raffineria di Sannazzaro de' Burgondi non è nuova ad incidenti del genere. Nel gennaio del 2016 un'esplosione devastò l'impianto Est, provocando una grande palla di fuoco che fu visibile da chilometri. In quel caso solo un operaio rimase leggermente intossicato, e ai cittadini fu ordinato di tenere chiuse porte e finestre.

Un altro episodio si verificò a febbraio del 2017: ad esplodere questa volta fu sempre l'isola 7. Si tratta di un impianto che si trova nella parte vecchia della raffineria: lo stesso lavora greggio.

Il sindaco di Sannazzaro, Roberto Zucca, ha riferito che tutto è sotto controllo e che molto probabilmente non c'è stato nessun danno ambientale, poiché l'emissione dei fumi è durata davvero poco tempo. Nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli su quanto successo stamattina alla raffineria Eni di Sannazzaro de' Burgondi.