Sabato sera Juan Rodriguez è uscito dal tribunale del Bronx piangendo disperato: era stato appena incriminato per duplice omicidio colposo. Infatti il giudice lo ha riconosciuto colpevole di aver dimenticato in auto, durante le otto ore del suo turno di lavoro, i figli, due gemellini di un anno. L’uomo, rilasciato dopo che i suoi familiari hanno pagato una cauzione di 100 mila dollari, è stato accolto dalla moglie Marissa, vestita a lutto, e dal primogenito di quattro anni, accorsi lì insieme ad amici e parenti per fargli forza, prima di dirigersi a casa a New City, una cittadella residenziale ad un’ora dal centro di New York.

Il racconto della tragedia

Rodriguez è un disabile, veterano della guerra in Iraq. Venerdì scorso, come ogni mattina, era partito in auto con i propri figli, per accompagnarli nei rispettivi asili, prima di andare al lavoro. Dopo aver fatto scendere il più grande, però, si è recato all’ospedale dove fa l’assistente sociale, per prendere servizio. Si è completamente dimenticato dei gemelli, un maschio ed una femmina, rimasti per ore legati al sedile posteriore della vettura. Nel frattempo la temperatura all’esterno ha rapidamente raggiunto i trenta gradi. Una telecamera di sicurezza ha ripreso l’uomo mentre è uscito tranquillo dall’automobile alle 8:22 e poi ancora finito il turno, alle 15:59, quando è salito in macchina per far ritorno a casa.

Dopo 10 minuti, mentre guidava, si è finalmente reso conto della tragedia. Ha iniziato ad urlare disperato, rimproverandosi di aver ucciso i due figli rimasti per ore al caldo. Un passante ha chiamato i soccorsi, ma ormai era troppo tardi. I due bimbi erano morti da tempo: quando li hanno trovati avevano una temperatura corporea di ben 42 gradi.

Un caso di amnesia dissociativa

Ora tutti gli amici temono un’eventuale reazione inconsulta di Rodriguez, che era molto legato ai figli. Era un padre molto premuroso, secondo le descrizioni dei vicini, intervistati dal New York Post, che raccontano di averlo visto giocare spesso in giardino con loro. Ora i famigliari chiedono aiuto per lui, temendo che non riesca a superare facilmente il trauma causato dalla tragedia.

Dopo l’arresto, l’uomo ha spiegato ai poliziotti che era convinto di averli lasciati all’asilo nido prima di recarsi al lavoro. “Ho avuto un vuoto”, ha detto: si tratterebbe di un caso di amnesia dissociativa, che si manifesta quando la stanchezza o lo stress portano a cancellare dalla memoria informazioni fondamentali, come appunto la presenza di un figlio in auto. In Italia, dove da qualche mese è in vigore l’obbligo di utilizzare seggiolini con dispositivi antiabbandono, incidenti simili sono abbastanza rari: infatti si contano solamente pochi casi. Invece negli Stati Uniti la media è di 38 bambini morti ogni anno: nel 2019 si sono verificati già 23 decessi in circostanze simili.