Una vera e propria tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri, 5 settembre, a Bovino (in provincia di Foggia) dove un militare dell'Arma dei carabinieri si è tolto la vita, sparandosi un colpo di pistola alla testa con la sua arma d'ordinanza.

Al momento non sono noti i motivi per cui l'uomo ha deciso di compiere il drammatico gesto. A quanto pare i colleghi non avevano percepito alcun segno di malessere da parte del 39enne, e di conseguenza nessuno si aspettava che potesse decidere di porre fine volontariamente alla sua vita.

La notizia si è diffusa rapidamente nel piccolo Comune foggiano, destando un bel po' di sconcerto e incredulità tra i cittadini.

Il carabiniere era originario di Salerno

Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica Foggia Today, il 39enne era originario di Salerno e prestava servizio nella provincia di Foggia. Dopo aver appreso la notizia, il comandante provinciale dei carabinieri, Marco Aquilio, si è immediatamente recato sul posto per verificare di persona quanto accaduto.

Ricordiamo che Bovino è un piccolo centro che sorge sui Monti Dauni, nella Puglia settentrionale: qui, nella serata di ieri, sono giunti anche i familiari del militare deceduto. Come anticipato in apertura, sono ancora ignoti i motivi che hanno spinto il 39enne a togliersi la vita, e per tale ragione la Procura di Foggia ha deciso di aprire un fascicolo d'inchiesta, nella speranza di riuscire a far luce su questo misterioso suicidio.

Purtroppo, ciò che si è verificato a Bovino in queste ore non è affatto un episodio isolato. Nel mese di agosto, infatti, un carabiniere di appena 23 anni ha posto fine alla sua esistenza nella caserma di Vobarno, un piccolo paese in provincia di Brescia. Il giovane si era trasferito da poco tempo nella cittadina lombarda ed era stato anche promosso come carabiniere scelto.

In questo caso pare che il militare abbia deciso di suicidarsi in seguito ad alcune difficoltà incontrate sul posto di lavoro.

Siulm: 'È un anno drammatico, sono 40 i suicidi di cittadini in uniforme'

Sulla vicenda è intervenuto prontamente il Sindacato Unitario Lavoratori Militari, che ha ricordato alla stampa nazionale e locale come, solo quest'anno, ci siano già stati 40 episodi simili.

Tra questi, sono 12 i carabinieri che si sono tolti la vita da gennaio ad oggi.

Il sindacato ha voluto porre l'accento su questo drammatico fenomeno, auspicando che si possa porre fine una volta per tutte a questi numeri allarmanti sui militari che decidono di farla finita per sempre.

Intanto, tornando a quanto verificatosi a Bovino, in queste ore stanno proseguendo le indagini volte a chiarire le ragioni per le quali il sottufficiale salernitano avrebbe deciso di spararsi con la propria arma d'ordinanza. Accanto al corpo non è stato trovato alcun bigliettino di addio.