Una terribile tragedia si è verificata ieri sera intorno alle ore 21:00 nei pressi del Lido di Venezia, dove un'imbarcazione offshore, che stava effettuando una gara sportiva, si è schiantata contro la diga della lunata. A bordo c'erano quattro persone, tra cui il campione di motonautica Fabio Buzzi. Per lo stesso e per altre due persone, purtroppo, non c'è stato nulla da fare, in quanto sarebbero decedute a causa delle gravi ferite riportate durante l'impatto. Un'altra persona, la quarta, è rimasta seriamente ferita e al momento di quest'ultimo non si conoscono le condizioni di salute.

La dinamica del sinistro è ancora tutta da accertare.

Buzzi stava tentando di stabilire un record

Secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online Venezia Today, pare che Buzzi, al momento dell'incidente, stesse tentando di stabilire il record della Venezia - Montecarlo. L'uomo aveva 76 anni ed era uno dei piloti e progettisti di motoscafo più noti in Italia. Pare che l'imbarcazione stesse arrivando nella città lagunare proprio dalla capitale dell'omonimo Principato. Il natante si è schiantato a forte velocità proprio contro gli scogli che compongono la diga, la quale si trova all'esterno della bocca di porto. Il motoscafo ha saltato la costruzione e poi si è impennato, affondando dalla parte opposta.

Sul luogo del fatto di cronaca sono immediatamente intervenuti i soccorsi: due delle persone decedute sono state trovate quasi subito, mentre la terza persona, inizialmente risultante dispersa, è stata trovata in un secondo momento. I Vigili del Fuoco sono intervenuti con la loro attrezzatura subacquea per poter cercare i dispersi in mare.

La notizia del dramma si è diffusa in breve tempo nell'ambiente dell'offshore, destando sgomento e sconcerto. Anche i famigliari delle vittime sono state tempestivamente avvisate di quanto successo vicino al Lido.

Il presidente di Assonautica: 'Profondo dolore'

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente di Assonautica, Alfredo Malcarne, il quale ha espresso tutto il suo dolore per l'accaduto.

Lo stesso ha informato che l'imbarcazione viaggiava a una velocità di 80 nodi e che le altre due vittime sono due piloti inglesi. Il superstite sarebbe Mario Invernizzi. Malcarne ha informato che i piloti deceduti, nel tragico incidente di ieri sera, erano tutti esperti e grandi appassionati di mare. Al sinistro hanno assistito anche i cronometristi del record, tra cui il consigliere della stessa Assonautica Gianni Darai. Sarebbero stati proprio loro a chiamare i soccorsi e le forze di polizia, giunte sul posto per effettuare i rilievi del caso. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori dettagli su questo assurdo dramma.