Una brutta notizia giunge dalla provincia di Verona, dove nelle scorse ore è morto il clochard che nel luglio scorso fu brutalmente picchiato e poi dato alle fiamme alla stazione di Villafranca. La vittima, Vasile Todirean, 42 anni, si trovava ricoverata all'ospedale di Borgo Trento nel Centro Ustioni. I sanitari hanno fatto davvero di tutto per potergli salvare la vita per tutto il tempo che è rimasto ricoverato, ma purtroppo ogni tentativo è risultato vano. Le sue condizioni erano già gravi quando la vittima fu trovata vicino ai binari; quel giorno a dare l'allarme fu il macchinista di un treno, il quale si accorse che vicino alla strada ferrata c'era un soggetto che pareva gravemente ferito.

Quando i medici del 118 si recarono sul posto, insieme alle forze dell'ordine, si trovarono davanti ad una scena a dir poco raccapricciante: il soggetto, oltre ai segni delle violente percosse, mostrava gravi ustioni in varie parti del corpo, segno che qualcuno aveva tentato anche di dargli fuoco. Vedendolo in quelle condizioni fu trasportato in codice rosso all'ospedale.

Le sue condizioni erano migliorate

Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, edizione di Verona, sulle sue pagine online, pare che il senza tetto negli scorsi mesi abbia anche ripreso conoscenza e a parlare. I medici comunque temevano che le gravi ferite che aveva riportato potessero infettarsi. Gli aggressori sono stati identificati subito dopo il pestaggio e rispondono ai nomi di Cristian T.

, 58 anni e connazionale della vittima, Liliano B. ed Eros M. I primi due sono sono anch'essi senza tetto, mentre il terzo vive nella stessa cittadina di Villafranca. Il motivo dell'aggressione non è ancora ben noto, ma si tratterebbe comunque di futili motivi.

Forse la posizione degli aggressori di aggraverà

Al momento non è dato sapere se la posizione degli indagati si aggraverà.

Adesso infatti rispondono solo dell'accusa di tentato omicidio. Il magistrato inquirente comunque vuole vederci chiaro e ha stabilito che sul corpo esanime dell'uomo venga fatta una autopsia, questo in modo da chiarire per bene le cause della morte del Todirean. L'uomo, mentre si trovava in coma, in questi mesi ha vissuto attaccato ad un respiratore, ma come detto aveva mostrato segni di ripresa, precisamente sin dall'agosto scorso.

L'epilogo purtroppo è però stato tragico. Sul caso adesso si faranno tutte le valutazioni necessarie. Sarà ad ogni modo l'autorità giudiziaria a decidere come e se procedere nei confronti dei tre aggressori, che se ritenuti colpevoli rischiano di essere accusati di omicidio, con l'aggravante dei futili motivi. Nei prossimi giorni quindi si potranno conoscere ulteriori dettagli.