Si continua ad indagare sul caso dell'omicidio di Luca Sacchi, il 25enne ucciso da un colpo di pistola a Roma il 23 ottobre scorso, all'esterno di un pub del rione Appio Latino, che si trova nella zona dei Colli Albani. Come si ricorderà, la vittima stava passeggiando insieme alla sua fidanzata, Anastasia, quando all'improvviso due soggetti hanno aggredito quest'ultima, sottraendole lo zaino che aveva con sé in spalla. A questo punto Luca è intervenuto per difendere la giovane, che ha 24 anni, ma uno dei due rapinatori, entrambi giovanissimi, ha estratto una pistola colpendo Sacchi alla nuca.
Gli aggressori rispondono ai nomi di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi 21enni e residenti nella Capitale, in zona Casal Monastero. Il primo, ritenuto responsabile dello sparo che ha ucciso il 25enne, sarebbe diventato papà da circa sei mesi: in questo frangente sarebbe stata direttamente la madre del ragazzo a recarsi in commissariato per sporgere denuncia da quanto commesso da suo figlio. Adesso però è stato passato al setaccio anche lo zaino di Anastasia, la fidanzata di Luca, dove gli inquirenti hanno trovato ben duemila euro in contanti. Da dove provenissero tutti questi soldi ancora non è dato sapere.
La Polizia segue la pista della droga
I giornalisti della testata locale online, Roma Today, hanno intervistato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, il quale ha riferito che per il momento c'è il massimo riserbo sulla vicenda, ma che le indagini continuano spedite.
Gli inquirenti, almeno da quanto trapela dalle parole di Gabrielli, avrebbero un quadro chiaro di come si siano svolti i fatti. L'autorità giudiziaria sarebbe certa che sotto a questa triste storia ci sia una vicenda legata probabilmente ad uno scambio di droga che sarebbe finito male. Adesso resta da capire perché i due rapinatori volessero impossessarsi dello zaino di Anastasia.
Subito dopo aver compiuto il misfatto i due aggressori si sono rifugiati in un hotel di Tor Cervara, mentre l'autore materiale dello sparo ha dichiarato che voleva solo spaventare la vittima.
La famiglia della vittima: 'Luca non c'entra con la droga'
Nel frattempo la famiglia di Luca Sacchi continua a difendere a spada tratta il giovane, dicendo che lui non c'entra assolutamente con la droga.
La vittima non faceva uso di stupefacenti, e il legale dei famigliari informa che gli organi del ragazzo sono stati anche donati, questo proprio perché il suo fisico era sano. Sicuramente nelle prossime ore ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa assurda vicenda che ha sconvolto l'Italia. Inoltre, nella zaino indossato da Luca sembra vi siano stati solo pochi euro. Si attendono quindi ulteriori accertamenti da parte degli investigatori: l'indagine è alquanto delicata.