A 27 anni di distanza si è riaperto il caso di Salvatore Colletta e Mariano Farina, i due amici, allora di 15 e 12 anni. che scomparvero nel 1992 da Casteldaccia (comune a venti km da Palermo). Ora, nel registro degli indagati è stato iscritto un loro compagno dell'epoca, Vincenzo Rosselli. Nicola Morra e Davide Aiello - della commissione parlamentare Antimafia - non escludono l'ombra della mafia.

La scomparsa di Salvatore e Mariano

Il 31 marzo 1992, Salvatore Colletta e Mariano Farina "marinarono" la scuola e passarono la mattinata sulla spiaggia del paese.

Raggiunsero il mare, a pochi km dal centro abitato, in compagnia di un amico che aveva il motorino e in un negozio comprarono merendine e succhi di frutta per ottomila lire. Mariano fece "mettere in conto" ai genitori e, prima di salutare ragazzino che li aveva accompagnati gli comunicò che non avrebbero fatto ritorno a casa: "Vogliamo vedere com'è la vita", dissero all'amico.

La sera stessa, i familiari del due giovani lanciarono l'allarme e le ricerche cominciarono immediatamente. Subito vennero passate al setaccio le ville lungo il litorale - chiuse durante il periodo invernale - e le case abbandonate della zona. Della scomparsa dei due ragazzini si occupò anche la trasmissione "Chi l'ha visto?

" e si ipotizzò anche che Salvatore e Mariano fossero scappati all'estero (il dodicenne, fino a pochi anni prima, aveva vissuto negli States e gli sarebbe piaciuto ritornare), ma nessuno seppe mai più nulla di loro. Carmela, la mamma di Salvatore, ha ricordato che le segnalazioni ricevute furono circa 1.800: "Le ho proprio contate", ha spiegato ricordando che molte facevano riferimento a zingari.

Qualcuna, invece, non escludeva che i due amici fossero vittime di ‘lupara bianca' (il delitto con occultamento di cadavere commesso dalle mafie per vendetta o per atto punitivo). Sembra, infatti, che Mariano e Salvatore entrarono, per curiosare, nella villa del boss Michele Greco (dove venne anche rinvenuto l'orologio del dodicenne).

La svolta

Dopo 27 anni, la Procura di Palermo - in seguito alla testimonianza di un collaboratore di giustizia - ha deciso di riaprire il caso di Salvatore Colletta e Mariano Farina e, come hanno sottolineato dalla Commissione Bicamerale Antimafia, dietro quella scomparsa inquietante potrebbe esserci l'ombra di "Cosa Nostra".

Un amico dei due ragazzini, Vincenzo Rosselli, oggi quarantunenne, è stato iscritto nel registro degli indagati con lo zio, Guido Rosselli. Per ora, si tratta di un "atto dovuto" in quanto nella cisterna vuota ed inutilizzata di una delle loro proprietà sono stati ritrovati dolciumi dell'epoca e gli inquirenti non escludono che siano proprio quelli acquistati da Mariano e Salvatore il 31 marzo 1992.

La direzione distrettuale antimafia, dunque ha richiesto ed ottenuto di poter svolgere degli accertamenti irripetibili per ricercare eventuali tracce di Dna e cercare di mettere la parola "fine" ad un mistero lungo quasi trent'anni.