E' giallo a Zandobbio, piccolo comune ad una ventina di km da Bergamo. Ieri pomeriggio, Bruna Calegari, 59 anni, è stata trovata morta in municipio, dove lavorava come impiegata da più di vent'anni. Sul corpo, rinvenuto prono dai colleghi, tre ferite d'arma da taglio e, poco lontano, un paio di forbici insanguinate. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Letizia Ruggeri, non escludono alcuna ipotesi, neppure l'omicidio.

Giallo in municipio

Alle ore 13 di ieri pomeriggio, un tonfo ha rotto il silenzio negli uffici comunali di Zandobbio: i dipendenti presenti, però, pensando ad un faldone caduto, non hanno fatto troppo caso a quel rumore sordo.

Così come nessuno di loro ha trovato strano il fatto che Bruna Calegari, impiegata dell'Ufficio tecnico, non fosse ancora uscita dal Municipio. Non era raro, infatti, che si trattenesse anche oltre le 12,30, l'orario di chiusura al pubblico.

Intorno alle 14 la macabra scoperta. Il geometra, rientrato per ricominciare il suo turno, ha trovato la collega, riversa sul pavimento, in posizione prona. Subito ha chiamato i 118, ma il personale sanitario, intervenuto con un'automedica, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'impiegata. Sul corpo della 59enne sono state subito notate tre ferite, una superficiale sul collo, una leggera sul petto ed una profonda, all'altezza del cuore. La distanza tra i tagli sembra essere compatibile con l'apertura delle forbici dell'ufficio, trovate sporche di sangue, accanto ad un treppiede (anch'esso insanguinato).

Le indagini

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Trescore Balneario e del nucleo investigativo di Bergamo, che hanno provveduto ad ascoltare tutti i dipendenti e a mettere sotto sequestro l'ufficio di Bruna Calegari. La donna potrebbe essere caduta dalla scaletta ed essere stata trafitta dalle lunghe forbici in dotazione agli impiegati, ma gli inquirenti non escludono alcuna pista, neppure quella dell'omicidio.

Elementi utili a risolvere il giallo, comunque, arriveranno dai risultati dell'autopsia (in programma martedì all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo) e dalle registrazione delle videocamere di sorveglianza poste nei dintorni di Piazza del Monumento.

Bruna Calegari, madre di quattro figli (Elena, Daniela, Simone e Gabriele appena 15enne) era molto conosciuta e ben voluta a Zandobbio.

Appassionata di trekking in montagna, faceva volontariato nella Protezione Civile con il marito Mario Borali, titolare di un'azienda d'informatica.

La sindaca del piccolo paese della bergamasca, Mariangela Antonioli, è stata subito avvisata della tragedia ed è rimasta in Municipio fino a tarda serata. "Sono sconvolta, è un dolore fortissimo - ha dichiarato con le lacrime agli occhi - chi avrebbe potuto far del male a Bruna? Era trasparente e devota al lavoro. Speriamo si chiarisca tutto in fretta".