Aveva provato a raccontare la verità ai genitori ed anche ad altre persone, ma nessuno aveva voluto credere alle sue parole. Così una bambina di 11 anni non si è persa d’animo e, per dimostrare che il parroco del paese nutriva delle attenzioni morbose su di lei, si è inventata uno stratagemma: ha utilizzato il proprio telefono cellulare per registrare quello che avveniva durante gli incontri col sacerdote. Così ha potuto fornire a tutti una prova schiacciante delle molestie subite dal prete, don Michele Mottola, 60 anni, che tutti a Trentola Ducenta, località in provincia di Caserta consideravano una persona di fiducia, un amico a cui rivolgersi nei momenti di bisogno.

A quel punto, inevitabile, è arrivata una denuncia nei confronti dell’uomo di Chiesa: le indagini sono andate avanti per mesi ed anno portato nelle ultime ore all'arresto del parroco, di cui si era recentemente occupata anche la trasmissione ''Le Iene'', che aveva raccontato questa assurda storia su richiesta del padre e della madre della vittima.

Il sacerdote era già stato sospeso in via precauzionale dalla diocesi

I magistrati hanno ricostruito quanto avveniva da tempo: don Michele approfittava dei rapporti amichevoli con la famiglia della piccola per abusare di lei, quando i due rimanevano da soli. Del resto erano gli stessi genitori, del tutto inconsapevoli di quanto accadesse, a favorire l’assidua partecipazione della bimba alla vita della parrocchia di San Giorgio a Trentola Ducenta.

Nel maggio scorso, non appena si era diffusa la notizia delle indagini della polizia – coordinate dai pm della Procura di Napoli Nord, sotto la guida di Francesco Greco – la diocesi aveva sospeso in via precauzionale il sacerdote. Secondo quanto dichiarato dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, nei confronti del prete sarebbe stato avviato anche un procedimento canonico, che non si è ancora concluso.

Del resto la famiglia inizialmente aveva preferito rivolgersi alle autorità religiose e solo in un secondo momento si era decisa a sporgere una denuncia per i gravi fatti accaduti.

Gli audio registrati dalla piccola vittima

Gli audio registrati dalla piccola, anticipati dal Corriere della Sera, lascerebbero pochi dubbi: “Lasciami stare, smettila di toccarmi” si sente in uno di questi.

La risposta del prete è raggelante: “Non facciamo nulla di male, è solo un gioco”. La polizia, dopo aver ricevuto queste prove dai genitori della bambina, ha raccolto anche diverse altre testimonianze sull'accaduto. Inoltre, è risultato determinante l’incidente probatorio, tenutosi nei giorni scorsi, in cui la bambina ha confermato tutte le accuse al sacerdote, durante un interrogatorio protetto svoltosi alla presenza di un’equipe di psicologi. Il gip ha ritenuto le parole della presunta vittima sufficienti per procedere all'arresto di don Michele Mottola, per il reato di violenza ai danni di minore. Il parroco dal canto suo si è sempre dichiarato innocente, respingendo ogni addebito e sostenendo di essere finito al centro di una congiura per screditarlo.