Un incubo durato 45 minuti quello vissuto la scorsa sera, poco dopo le 20 e 30, in via Mannu, a Pozzomaggiore, da un’anziana donna, Liliana Pinna, 81 anni, che è stata picchiata, immobilizzata e minacciata di morte da due malviventi che poi sono stati arrestati dai Carabinieri. Si tratta di Antonello Masia, 32 anni, disoccupato di Pozzomaggiore e il suo complice Costantino Cossu, allevatore di 24 anni, anche lui di Pozzomaggiore, entrambi incensurati. I due – dopo tutte le formalità di rito – sono stati rinchiusi in una cella del carcere sassarese di Bacali, in attesa di essere ascoltati dal magistrato che si occuperà del caso.

La povera donna invece – immediatamente soccorsa dai Carabinieri – è stata accompagnata alla guardia medica del paese, dove le sono stati assegnati 5 giorni di cure. La paura è stata tanta ma fortunatamente il sangue freddo della pensionata – che è riuscita a fuggire da una porta secondaria – ha evitato il peggio. I due banditi – spregiudicati – non si erano infatti accontentati del bottino appena rubato e pretendevano dalla donna denaro e altri gioielli. I Carabinieri fortunatamente sono riusciti a recuperare tutta la refurtiva: circa 2000 euro in contanti e numerosi preziosi di valore. Le indagini dei militari sono comunque ancora in corso, per capire se alla rapina abbiano partecipato altre persone.

Legata e minacciata di morte

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Bonorva – coordinati dal comandante Sebastiano Battino – per i due malviventi entrare in casa della donna è stato un gioco da ragazzi. Dopo essersi travisati con dei passamontagna e dopo aver indossato dei guanti, Antonello Masia e Costantino Cossu hanno raggiunto via Mannu, a Pozzomaggiore, dove vive l’anziana donna.

Hanno atteso che un parente dell’81enne – andata a trovarla prima dell’ora di cena - andasse via e poi sono entrati in azione. Hanno bussato alla porta dell’abitazione della pensionata che – ingenuamente – ha aperto. Da quel momento per lei è iniziato un incubo durato 45 minuti. I due malviventi infatti, dopo aver immobilizzato la donna e dopo averla picchiata e minacciata di morte, hanno iniziato a rovistare in tutta la casa alla ricerca di denaro e oggetti preziosi.

Dopo diversi minuti di razzia però i due non erano ancora contenti del bottino. Per questo motivo – secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma – hanno iniziato a minacciare di morte la povera donna e l’hanno obbligata a consegnare loro il bancomat con tanto di pin per poter prelevare. L’anziana signora – in preda al panico – ha consegnato tutto. Fortunatamente però, approfittando di un momento di distrazione dei banditi – è riuscita a liberarsi e a scappare da una porta secondaria. Una volta in strada si è messa ad urlare: “Aiutatemi, mi hanno appena rapinata. Chiamate i Carabinieri”.

L’arresto dei rapinatori

L’allarme lanciato dalla donna ha fatto scattare la caccia ai rapinatori da parte dei Carabinieri.

I militari infatti hanno disposto numerosi posti di blocco in tutti i punti strategici del paese ma anche nei dintorni. E introno alle 23 il lavoro dei militari ha dato i suoi frutti. Antonello Masia e Costantino Cossu infatti sono stati notati a Thiesi – di fronte allo sportello bancomat del Banco di Sardegna – mentre incappucciati cercavano di prelevare del denaro. I Carabinieri a quel punto si insospettiti e li hanno raggiunti e immobilizzati. Dopo averli riconosciuti, li hanno arrestati e hanno anche recuperato i passamontagna utilizzati per rapinare la donna oltre che i guanti, i gioielli e circa duemila euro in contanti.