"Vi scongiuro aiutateci a trovare la persona che non ha nemmeno avuto il coraggio di scendere dalla macchina e vedere in faccia la persona a cui ha tolto la vita": martedì sera, circolava sui social un appello straziato e commovente. A lanciarlo era stato Gioele Guidi, 20 anni, uno dei cinque figli di Roberta Barrile, la violinista di 50 anni uccisa a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno, dopo essere stata travolta da un'auto pirata mentre attraversava sulle strisce pedonali.

A neanche 24 ore di distanza, c'è stata la svolta nelle indagini: è stato arrestato il presunto responsabile.

Si chiama Valerio Zummo, ha 26 anni, è di Rosignano dove lavora come operaio in una carrozzeria. Per un'inquietante coincidenza, cinque anni fa aveva investito un nipote della vittima ma senza conseguenze. Martedì, sarebbe fuggito alla guida di una Fiat Panda bianca.

Roberta, mamma di cinque figli: uccisa sulle strisce

Martedì pomeriggio Roberta aveva accompagnato una figlia alla lezione di tennis e si stava dirigendo a fare delle compere. La famiglia sarebbe dovuta partire sabato per Londra dove avrebbe trascorso le vacanze natalizie. Erano le 17 e 30 quando la violinista è stata investita sulle strisce pedonali di via della Cava, una strada trafficata di Rosignano Solvay, al punto da essere sbalzata dall'altra parte della carreggiata.

Chi era al volante di una Fiat Panda bianca di vecchio tipo con parafango neri, sembrerebbe a veocità molto sostenuta, non si è fermato e l'ha lasciata a terra agonizzante. L'auto è stata vista fuggire da diversi testimoni che sono stati poi sentiti dagli inquirenti.

Sul posto è intervenuta un'ambulanza con volontari e medico a bordo, ma per la mamma di cinque figli non c'è stato nulla da fare.

Il personale ha solo potuto constatare il decesso. Roberta Barrile, siciliana d'origine, abitava da tanti anni a Rosignano ed era molto conosciuta nel territorio perché insegnava violino alla scuola media Galileo di Cecina. Con il marito Stefano Guidi, 56 anni, conosciuto molti anni fa ad Assisi durante un incontro religioso, condivideva la fede e la musica.

Guidi, infatti, è professore d'orchestra ed è stato direttore del conservatorio di Livorno.

Al cordoglio dei familiari, si è unito quello delle comunità locali di Rosignano e Cecina che non riescono a credere nell'accaduto. Dei cinque figli, tre maschi e due femmine, Emanuele, 19 anni, Matteo, 17, Agnese, 13, e Maria Chiara, 9, il più grande, Gioele, aveva lanciato un appello via Facebook chiedendo a tutti di collaborare per trovare il responsabile della morte di sua madre, "una donna incredibile". L'appello, da subito, era stato rilanciato da polizia municipale e polizia di Stato le cui indagini hanno portato a scovare il presunto responsabile.

Il presunto pirata investì un nipote della vittima

In tempi record, dopo ore d'indagini serrate, gli uomini del commissariato di Rosignano hanno rintracciato e arrestato Valerio Zummo ritenuto il pirata della strada che ha travolto e ucciso la professoressa. Accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso, il ragazzo è stato ascoltato in Procura a Livorno: inizialmente ha negato ogni responsabilità per poi fare le prime ammissioni, ma davanti al magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ora si trova agli arresti domiciliari.

Ad inchiodarlo, sarebbero proprio i segni inequivocabili dell'impatto sull'auto, altrettanto inconfondibile: si tratta di una Fiat Panda bianca vecchio modello che è stata vista da tanti testimoni che dopo l'appello di Gioele hanno dato il loro contributo alle forze dell'ordine.

Zummo che non ha precedenti penali se la sarebbe fatta prestare da parenti. Cinque anni fa, il carrozziere investì un nipote di Roberta che era alla guida di uno scooter facendolo finire all’ospedale, ma lasciandolo in vita. Le indagini dovranno stabilire se l'investitore avesse assunto alcol o droga. Per il marito e i figli sarà un Natale di dolore. Il corpo della professoressa ancora non è stato restituito alla famiglia per i funerali. Dovrà prima essere eseguita l'autopsia.