"Non riusciamo a trovare il cellulare e le chiavi di Gaia". La signora Von Freymann, mamma di una delle due sedicenni travolte ed uccise in Corso Francia (zona Ponte Milvio, Roma) sabato notte da Pietro Genovese, figlio del noto regista Paolo, ha lanciato un accorato appello per riavere gli effetti personali della figlia. Nelle scorse ore la posizione del giovane investitore (accusato di omicidio stradale) si è aggravata: il suo tasso alcolemico, infatti, era pari a 1,4 grammi per litro.

Il dolore dei genitori di Gaia e Camilla

Gaia Von Freymann e l'amica Camilla Romagnoli sono state travolte ed uccise da un suv mentre, poco dopo la mezzanotte di sabato, attraversavano Corso Francia - un tratto di strada a scorrimento veloce, all'altezza di via Flaminia Vecchia - per raggiungere alcuni amici a Ponte Milvio (uno dei quartieri della movida di Roma).

Il loro investitore, vent'anni, dopo il violento schianto si è subito fermato e ha chiamato i soccorsi, ma per le due studentesse non c'era ormai più niente da fare.

La mamma di Gaia, giunta sul luogo dell'incidente, si è accorta che gli effetti personali della figlia erano spariti e ha deciso di lanciare un appello: "Se qualcuno ha trovato il cellulare e le chiavi, ci contatti e ce li riconsegni". Poi, ha aggiunto che la ragazza, sabato sera, era uscita senza borsa e per questo aveva tutto in tasca. Anche lo Smartphone, un IPhone8 con cover rossa. Il marito della donna, costretto sulla sedia a rotelle dal 2011, è distrutto dal dolore e, attraverso il suo legale, l’avvocato Giovanni Maria Giaquinto, ha dichiarato: "Dopo l'incidente, Gaia, era la mia forza: ora non ho più ragioni per andare avanti".

Anche la mamma di Camilla, tramite il legale della famiglia (l'avvocato Cesare Piraino) è intervenuta per far sapere che non vuole vendetta, ma solo giustizia.

I risultati dei primi test tossicologici

Pietro Genovese, l'investitore di Gaia e Camilla, è al momento indagato per duplice omicidio stradale, ma si trova a piede libero.

La sua posizione, però, potrebbe presto aggravarsi. Il ragazzo, che ricordiamo era alla guida di un Renault Koleos, infatti, è stato trovato con un tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro e la non negatività ad alcune sostanze stupefacenti. Il figlio del regista di "Perfetti sconosciuti", avrebbe già dei precedenti per possesso di droga.

Un paio di mesi fa, inoltre, per un cumulo di infrazioni gli era stata sospesa la patente di guida; il documento, però, gli era stato restituito qualche giorno più tardi.

Per ricostruire con più precisione la dinamica dell'incidente, l'auto e il cellulare di Pietro Genovese, sono stati sequestrati. Nel pomeriggio, invece, su richiesta del pm Roberto Felici, presso l'istituto di medicina legale dell'università della Sapienza di Roma è stata eseguita l'autopsia sui corpi delle due minorenni.