Aveva solo 21 anni Niccolò Bizzarri, giovane disabile fiorentino che studiava lettere all'Università di Firenze e che ha perso la vita probabilmente cadendo dalla sua carrozzina elettrica in piazza Brunelleschi (a pochi metri da piazza del Duomo). Erano da poco passate le 13:40 di lunedì 13 gennaio quando il ragazzo, uscendo dalla biblioteca universitaria in cui studiava, è caduto dalla sua carrozzina elettrica, che si è incastrata in una buca poco distante (oggi chiusa con asfalto). Niccolò, disabile dall'età di 11 anni, ha battuto la spalla destra ed il viso (perdendo anche un dente) ed è stato trasportato in codice verde in ospedale per trauma cranico.

Il ragazzo ha perso la vita per un arresto cardiaco alle 20:30 quando si trovava sull'ambulanza che lo stava riportando a casa. Il giovane disabile soffriva della sindrome di Duchenne, malattia degenerativa che non gli toglieva, però, la voglia di impegnarsi, studiare e rendersi utile per gli altri.

Le parole del Sindaco e dei genitori

Dario Nardella, Sindaco di Firenze, ha espresso la propria solidarietà alla famiglia ed ha smorzato i toni comunicando che, al momento, non ci sono connessioni certe tra la caduta dalla carrozzina ed il decesso. Il primo cittadino ha detto che, da tempo, la sua amministrazione si impegna per il problema delle buche e che ogni anno si asfaltano 100 chilometri di strade mettendo a posto anche i lastricati nel centro.

I genitori del ragazzo condividono la posizione di prudenza del Sindaco ricordando che la famiglia sta vivendo un dolore immenso per la perdita del giovane e che tutto ciò non è esprimibile a parole. "Sul caso si esprimeranno i giudici", hanno detto i genitori del giovane disabile.

La caduta ed il ricordo del giovane

Il ventunenne, caduto dalla carrozzina in piazza Brunelleschi, ha avuto la forza di telefonare al papà subito dopo il fatto e di raccontargli quanto successo.

Il ragazzo ha chiesto ai presenti ed ai suoi primi soccorritori di aiutarlo a rimettersi sulla sedia a rotelle per tornare a casa. "Non è successo niente", avrebbe detto. I presenti hanno, però, ritenuto necessario chiamare un mezzo di soccorso che prestasse le prime cure a Niccolò, poi deceduto a circa sette ore di distanza.

Una ragazza, sul posto quando è avvenuto il fatto, ha raccontato che la carrozzina si è incastrata nella buca e il giovane è stato 'sbalzato' sulla strada a pancia in giù: "Era traumatizzato e chiedeva aiuto".

Il ventunenne, amante dello studio e con una grande fede, era molto amato dai suoi coetanei e compagni di università per il grande impegno sociale e scolastico. Niccolò era uno scrittore di poesie ed era stato stato rappresentante degli studenti a Lettere, combattendo piccole grandi battaglie (come l'automatizzazione della porta dell'università). Un ragazzo amichevole, di compagnia, ironico, allegro e senza mai una vena di polemica. Un ex insegnante del liceo di Niccolò lo ricorda come un ragazzo sensibile e bravo: "siamo tutti sconvolti, faremo sicuramente qualcosa per ricordarlo".