Buone notizie, finalmente, arrivano dall'Australia, piegata da mesi di continui incendi. L'uomo e la natura paiono ora unire le forze per contribuire a salvare il continente dalle fiamme devastanti. I vombati, piccoli marsupiali scavatori, condividendo le loro tane di terra con altri animali, li hanno protetti dal fuoco che ha devastato l'intero territorio. Le piogge nel Nuovo Galles del Sud hanno dato un po' di tregua all'incessante siccità. Così i pompieri sono riusciti a preservare dall'estinzione e dalla distruzione un bosco di alberi secolari, i pini Wollemi.

Australia: i vombati ospitano altri animali nelle loro tane

Nell'inferno delle fiamme dell'Australia, molti animali hanno trovato riparo nelle tane dei vombati. Questi marsupiali, infatti, scavano il loro nascondiglio nel terreno, con passaggi e ingressi che possono estendersi per migliaia di metri. I loro cunicoli sono profondi e ben ventilati, al riparo dai fumi e dai fuochi che bruciano il continente, al loro interno si segnalano temperature decisamente inferiori a quelle esterne anche in periodi di normalità climatica (addirittura 1° quando in superficie se ne registrano 24°). I loro covi non sono sconosciuti agli altri esseri viventi, abbastanza intelligenti da cercare di ottenere ospitalità al loro interno.

I vombati non si comportano sempre in modo pacifico con chi invade il loro territorio, ma nelle condizioni estreme in cui versa ora l'intero continente, sembrano più tolleranti e disposti ad accogliere altre specie per salvarle da morte certa. Anche grazie alla loro capacità ingegneristica, la speranza di risollevare l'Australia diventa via via più concreta.

Australia: le precipitazioni interrompono calura e siccità

Nella parte sud-orientale del continente, quella ferita dagli incendi più estesi ed incontrollabili, finalmente sono cadute le buone piogge. Non basteranno certo per spegnere tutte le fiamme, ma concorreranno a contenere il loro divampare. Prima che si presentassero le precipitazioni, infatti, erano una trentina i focolai fuori controllo nel Nuovo Galles del Sud.

L'abbondante acqua caduta dal cielo ha portato un po' di sollievo ai pompieri, stremati da mesi di interventi continui sull'intero continente. In Australia, infatti, il surriscaldamento globale ha contribuito a portare le temperature registrate al di sopra dei valori medi annui, scatenando la furia delle fiamme ben oltre la possibilità del controllo umano. Hanno perso la vita quasi una trentina di persone e oltre ad un miliardo di animali, è andato in fumo circa un milione di ettari di terreno. I koala, principali vittime delle fiamme, sono diventati, loro nolenti, il vero simbolo di questa immane tragedia.

Australia: i pompieri salvano i Wollemi

Fino al 1994, si credevano estinti da milioni di anni, gli alberi-dinosauro.

Fu allora che, con grande sorpresa degli scienziati, la specie fu recuperata da una guardia forestale, David Noble, nelle gole delle Blue Montains. Qui fu creato un parco nazionale, il Wollemi (questo è il nome dei pini secolari) National Park appunto. Per preservarli dalla minaccia degli incendi dilaganti ed incontrollati, i pompieri hanno raggiunto, nei giorni scorsi, il bosco in elicottero. Una volta sul posto, hanno installato un sistema di irrigazione, che aumentando l'umidità del terreno, ha evitato che le fiamme intaccassero la foresta. Hanno poi trattato gli alberi in modo da farli resistere al fuoco. Ora i circa 200 pini sono una macchia verde che si staglia su un deserto di terreno carbonizzato. La missione è stata compiuta con successo!