"Ho deciso che non posso continuare a far prevalere il dolore fisico e la sofferenza su ciò che il destino ha in serbo per me": è questo il messaggio lanciato qualche giorno da Giovanni Custodero, un ragazzo di 27 anni colpito circa tre anni fa da una rara forma di sarcoma osseo. Il giovane, che appesantito dal dolore della malattia ha deciso dopo Natale di farsi sedare per cercare di alleviare la sofferenza, si è spento qualche ora fa con una dignità ed una serenità che pochi avrebbero potuto manifestare nel suo stato.

L'ex portiere di calcio a 5 del Cocoon Fasano (squadra pugliese) circa 3 anni fa scoprì nel suo corpo un gonfiore della caviglia inaspettato, decise di farsi visitare a Firenze e subito dopo arrivò la sentenza dei medici che individuarono la grave malattia che lo aveva colpito: una rara forma di tumore alle ossa.

Proprio per questo è stato costretto a farsi amputare la gamba ed ad iniziare un ciclo di chemio e radioterapia, che hanno devastato il suo fisico, ma non la sua anima.

Ed è proprio il suo spirito da 'guerriero' che lo ha portato ad affrontare la terribile malattia in una maniera esemplare, 'lottando' con le cure e ben cinque interventi per cercare di risolvere il problema. Ma la sua interiorità gli ha permesso di affrontare questa battaglia con il sorriso, dedicandosi al sociale: realizzò una maglia insieme ad un amico con un logo che rappresenta un elmo ed è diventato un simbolo per quelle persone che vivono nelle condizioni in cui lui ha vissuto.

'Chi non sorriderebbe di fronte ad un dono del genere'

"Chi non sorriderebbe di fronte ad un dono del genere? Cosa c’è di più bello di trascorrere un giorno in più con le persone che ami": questo è uno dei tanti pensieri che descrivono il coraggio e la serenità interiore di Giovanni Custodero, che sin dal momento in cui scoprì di avere la malattia iniziò ad apprezzare ogni singolo giorno vissuto.

Il giovane raccontò del fatto che lo stare con la malattia ed in un letto di ospedale gli ha insegnato a guardare il sole e a soffermarsi sulle piccole cose, ad apprezzare gli affetti della famiglia, degli amici. Un percorso che gli ha permesso di capire l'importanza dell'amore, perché "Amare è diventata la mia unica ragione di vita".

Il giovane ha deciso di farsi sedare per il dolore

Il giovane ha deciso di passare gli ultimi giorni delle festività natalizie insieme alla sua famiglia, per godersi al massimo ogni momento con i suoi affetti. Poi ha deciso di farsi sedare, per alleviare il dolore in quanto era diventato insostenibile per un corpo in sofferenza da alcuni anni ormai. La comunità di Fasano ma in generale tutta l'Italia si stringe attorno al ragazzo e alla sua famiglia, un vero e proprio eroe dei nostri tempi.