Il trapper Jordan Jeffrey è salito alla ribalta delle cronache poco più un mese fa, dopo aver girato e diffuso un video in cui, dopo essere salito su alcune vetture dei carabinieri, aveva proferito insulti di vario genere contro lo Stato italiano e le forze dell'ordine.

Il video, nonostante Jordan Jeffrey non fosse, almeno fino a quel momento, un trapper molto conosciuto – negli ultimi mesi la sua popolarità è invece aumentata in maniera esponenziale – era stato poi rilanciato da figure politiche di primo piano della destra italiana, nello specifico Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che nel condividerlo avevano duramente condannato il gesto provocatorio dell'artista monzese.

Nelle ultime ore il nome di Jordan Jeffrey è prepotentemente tornato alla ribalta delle cronache, il motivo anche questa volta ha ben poco a che fare con l'attività musicale del giovane.

Jordan Jeffrey cacciato dal B&B dove alloggiava a Pordenone: nella sua stanza 2,5 grammi di sostanze stupefacenti

Due giorni fa il trapper si trovava in una struttura alberghiera di Pordenone. A quanto pare avrebbe violato il regolamento introducendo un'altra persona nella sua stanza. A quel punto i proprietari dell'albergo hanno ritenuto opportuno chiedere aiuto alle forze dell'ordine.

Giunta sul posto la polizia ha controllato la stanza del trapper, rinvenendo un piccolo quantitativo – circa due grammi e mezzo – di sostanze stupefacenti.

Il ragazzo è stato quindi accompagnato in Questura, dove, come da prassi in questi casi, gli è stato notificato un verbale per l'illecito amministrativo.

Jordan Jeffrey urina sui verbali: interdetto da Pordenone per due anni

Una volta rilasciato, ed evidentemente indispettito dall'accaduto, Jeffrey ha però deciso di mettere in atto un ulteriore affronto nei confronti della autorità, pubblicando una serie di video in cui ha proferito insulti di vario genere, sia alle forze dell'ordine che hai gestori del BeB da cui era stato cacciato.

"La trap vincerà sempre, io me ne prendo un'altra di stanza, ca... me ne importa – ha esordito il trapper – il posto dove dormivo si è preso una piotta (cento euro, ndr) per una camera, poi mi hanno cacciato con un'irruzione degli sbirri. La prossima volta che salgo in piedi su una gazzella non chiedetemi perché".

Ma non finisce qui, perché il ragazzo, una volta inquadrato il verbale con il suo smartphone, ha girato e diffuso alcune Instagram Stories in cui era possibile vederlo mentre urinava sui documenti rilasciati dalle forze dell'ordine.

Una volta appresa questa notizia, il questore di Pordenone, Marco Odorisio, ha deciso di interdire il trapper dalla città friulana per i prossimi due anni.