Quella riferita ieri 25 gennaio da Paolo Liguori, direttore del TgCom24, è una notizia che se fosse confermata sarebbe davvero grave. Infatti, secondo alcune fonti di informazione con cui sarebbe in contatto il giornalista, i morti per il Coronavirus, la pericolosa forma di polmonite acuta che si sta diffondendo in Cina, sarebbero non 41 o 56 come diffuso in queste ore dai principali media internazionali, ma addirittura migliaia. Il cronista tiene molto riservata la fonte da cui gli arrivano queste notizie, ma sempre la stessa gli avrebbe riferito anzitempo che il Boeing della Ukraine Airlines abbattuto in Iran fosse caduto per opera di un missile.

Notizia questa poi peraltro confermata da tutti i telegiornali del mondo. Il giornalista ha ripreso la notizia secondo la quale il virus cinese sarebbe stato creato in un laboratorio di Wuhan come arma batteriologica, dove si studiano peraltro pericolose malattie per l'uomo, come ad esempio la Sars: proprio da qui il Coronavirus sarebbe sfuggito e adesso rischia di mettere in pericolo non solo i cinesi ma il mondo intero.

Per primo si sarebbe infettato un tecnico

Tutto sarebbe cominciato nei primi di dicembre 2019, quando uno dei tecnici che lavorano presso il laboratorio in questione si sarebbe infettato. All'epoca nessuno si sarebbe accorto che quella persona aveva contratto la malattia, per cui da allora la stessa avrebbe cominciato a diffondersi tra la popolazione.

Si tratta di un male che provoca febbre alta e tosse, e che per questo, molto spesso, viene scambiata per una banale influenza. In tutti i Paesi d'Europa e del mondo l'attenzione resta altissima, all'aeroporto di Fiumicino ad esempio i controlli sono serrati, soprattutto da chi arriva dai Paesi considerati a rischio.

Il direttore Liguori: 'Unico laboratorio presente sulla terraferma'

Sempre il direttore Liguori, nel corso del suo intervento al telegiornale, ha spiegato che il laboratorio da cui forse è partito il Coronavirus è l'unico al mondo che si trova ancora sulla terraferma. Nel 2017 la rivista Nature parlava già della pericolosità che un laboratorio del genere poteva comportare.

Si tratta di una struttura classificata in BSL-4, quindi a grado di pericolosità piuttosto elevato. Secondo il giornalista se tutto fosse confermato, l'azione in questione potrebbe paragonarsi ad un vera e propria guerra batteriologica. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori particolari relativi all'epidemia in questione che sta interessando, lo ricordiamo, soprattutto la Cina. Si segnalano casi anche in Europa, ovvero in Francia, e anche in Australia.