Ancora un un incidente mortale ad alta quota. Domenica 12 gennaio, in Val Poschiavo, destinazione montana del Canton Grigioni, in Svizzera, ha perso la vita, durante una scalata un alpinista milanese 47enne, Lorenzo Castelli. L'uomo era in cordata con altri quattro compagni quando è scivolato dalla cascata di ghiaccio. Inutile i soccorsi: il volo di oltre 70 metri non gli ha lasciato scampo. Dall'inizio dell'anno, tante le tragedie in montagna.

L'incidente in zona Lareit a Poschiavo

Domenica, Lorenzo Castelli, istruttore di alpinismo del Cai di Milano, originario di Cassina de’ Pecchi (alle porte di Milano), ma residente da tempo a Cernusco sul Naviglio ha raggiunto la Val Poschiavo, cuore della regione del Bernina, per un'escursione.

Le scalate, come testimoniano le sue pagine Facebook, erano la sua passione, la sua vita.

Secondo quanto ricostruito, l'incidente è avvenuto nel territorio di Cavaglia, in località Lareit. Mentre il gruppo, dopo aver raggiunto la meta si apprestava alla discesa, la disgrazia. Castelli, da tutti considerato un alpinista esperto e prudente, ha forse perso l'equilibrio ed caduto nel vuoto per circa una ventina di metri. Durante il terribile "volo" ha urtato contro una grossa lastra di neve ghiacciata ed è precipitato nuovamente per altri 50 metri, verso valle. L'allarme è stato lanciato intorno alle 13.30. La centrale operativa della polizia cantonale dei Grigioni è subito intervenuta, inviando un elicottero, ma per Lorenzo Castelli, ormai non c'era più nulla da fare: rinvenuto in fondo ad un dirupo, è deceduto sul colpo, in seguito alle gravissime ferite riportate.

Per stabilire le cause dell'incidente mortale, le autorità elvetiche hanno già avviato un’inchiesta.

Tanti gli incidenti in montagna

Sui social, intanto, colleghi, amici e conoscenti, stanno ricordando - e piangendo - Castelli. "Addio Lorenzo, - si legge in un post - riposa in pace tra le tue montagne"“. Il 47enne, lascia la moglie e due figlie.

L'incidente di Poschiavo, purtroppo, non è l'unico ad aver avuto conseguenze mortali (o comunque tragiche).

Lunedì 6 gennaio, un alpinista 29enne originario della provincia di Bergamo, è precipitato al Pizzo della Pieve a quota 1350 metri. Il giovane stava affrontando la via degli Inglesi lungo la parete Fasana, sopra Esino Lario.

Venerdì 10, invece, un 48enne piemontese è precipitato dal Resegone: era arrivato in provincia di Lecco deciso ad affrontare una ferrata impegnativa al limite del proibitivo. Il suo corpo è stato trovato, ormai senza vita, in un canalone sul versante di Morterone Sabato, invece, un escursionista che si stava cimentando sul sentiero Stradini - un percorso di trekking - tra i Piani di Artavaggio e Bobbio, è caduto riportando gravi ferite.