È deceduto all'interno della sua auto avvolta dalle fiamme. Il corpo senza vita di Sebastiano Guidone, ragazzo di soli venticinque anni di età, originario e residente a Terzigno, piccolo centro abitato della Città Metropolitana di Napoli, è stato rinvenuto ieri totalmente carbonizzato all'interno dell'abitacolo del veicolo che stava guidando. A causare l'incendio dell'autoveicolo è stato il violento e terribile impatto con un autoarticolato che trasportava bibite.

Il sinistro stradale

Il drammatico sinistro stradale è avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 8 gennaio 2020, poco prima delle ore 08:00 lungo l'autostrada A16 che collega Napoli a Canosa, precisamente all'altezza del chilometro 16,6, in prossimità dello svincolo autostradale del casello di Tufino (Città Metropolitana di Napoli).

Il tratto autostradale che porta dal casello di Tufino al bivio con l'autostrada A30 è stato interdetto alla circolazione veicolare per diverse ore, in direzione del capoluogo campano. I veicoli in transito sono stati deviati lungo la strada statale 7 Bis Nazionale delle Puglie per mettere in sicurezza il tratto di strada coinvolto dal sinistro. Solo intorno alle ore 10:00, dopo notevoli disagi e lunghe code di circa due chilometri in direzione Napoli, il traffico autostradale è tornato regolare. Il venticinquenne era diretto a casa della fidanzata, Maria Carmela Grasso, che vive a Tufino con i suoi genitori. Al momento risulta ancora incerta la dinamica del sinistro: le forze dell'ordine hanno effettuato i primi rilievi del caso per tentare di eseguire una prima sommaria ricostruzione di quanto accaduto ed accertare eventuali responsabilità umane.

I soccorsi

Sul luogo della tragedia sono immediatamente giunti gli uomini del corpo nazionale dei vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino, unitamente ai colleghi del distaccamento di Nola, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Pubblica Sicurezza reparto stradale di Avellino, guidati dal comandante Renato Alfano, e un'ambulanza del pronto soccorso dell'ospedale 'Santa Maria della Pietà' di Nola (Napoli).

Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi degli operatori del personale medico-sanitario del 118, per il giovane Sebastiano non c'è stato nulla da fare. È deceduto a causa delle gravissime ustioni riportate e i dottori non hanno potuto far altro che accertarne il decesso. La vittima è stata sottoposta al rito dell'identificaazione mediante il riconoscimento da parte di genitori, parenti e familiari. I soccorsi sono stati particolarmente complicati sia per gli agenti della Polstrada che per i caschi rossi, in quanto l'autoveicolo, in seguito all'urto, si è ridotto ad un ammasso di lamiere.