È un triste destino quello del giovanissimo attore di Tufino Vito Molaro, scomparso all'età di 26 anni. Il ragazzo era stato ricoverato in terapia intensiva a Roma la notte di Capodanno, a portarlo via, in giovanissima età, è stata una grave crisi respiratoria conseguenza della fibrosi cistica. Un giovane come tanti, con il sogno di recitare e che stava realizzando il suo intento, iniziando ad entrare nel mondo dello spettacolo. Piccoli ruoli i suoi, quasi sempre realizzati per la Rai e sul suolo partenopeo, ma erano quelli che lui stesso definiva i primi passi della sua carriera.

Un sogno infranto quindi per l'attore, che aveva avuto l'onore di lavorare anche al fianco di Serena Rossi.

La sua partecipazione ad Un posto al sole

Negli ultimi giorni Vito aveva raccontato, attraverso i social, il suo percorso personale e professionale, che lo aveva portato anche a recitare, alcuni anni fa, in Un posto al sole. Leggere oggi le sue parole risulta molto triste, il suo racconto appare quasi come una sorta di testamento che ha voluto lasciare a memento della sua breve carriera. Il ragazzo aveva postato con fierezza le immagini del suo debutto ad Upas, piccoli ruoli i suoi, marginali, da comparsa se preferite, che probabilmente nemmeno il fan più ferrato di Upas ricorderebbe, ma di cui andava molto fiero.

In una delle pose era seduto al Vulcano servito da Niko, inoltre lo si può rivedere in un'altra scena al parlatorio del carcere, mentre compare in secondo piano. I suoi erano personaggi che in genere nessuno nota, comparse che si perdono con lo sfondo, ma nel leggere i suoi commenti a queste immagini, si comprende quanto Vito ci tenesse a questa esperienza ad Un posto al sole e quanta passione mettesse nel suo lavoro.

La sua carriera

Oltre alla sua breve parentesi ad Un posto al sole, Vito aveva recitato nel videoclip “Tutto Apposto” di Pasquale Palma ex di “Made in Sud” ed inoltre aveva partecipato a “San Valentino Stories”, “Troppo Napoletano” e “Il Mio Uomo Perfetto”. Nel 2015 era stato scelto dal programma Storie Vere su Rai 1, per portare la sua testimonianza sulla patologia della fibrosi cistica.

Malattia tremenda, molto diffusa tra giovani e bambini, che è stata poi la causa della sua prematura morte.

Il suo sogno

Nel suo ultimo post, l'attore cita queste parole: “Il leone è ferito ma non è morto. Si ha sempre una ragione per rialzarsi, sempre”, un messaggio breve che denota però tanta forza e speranza. Scorrendo ancora i suoi post, si può leggere quanto lui si augurasse di continuare il suo percorso d'attore; un lavoro duro, una strada in salita ma che lui affrontava sempre con rinnovato entusiasmo.